Auto elettrica, perché non parte

Il problema delle auto elettriche sono le batterie al litio. Per questo, spiega il Corriere in una pagina tutta dedicata, le vendite non decollano e le economie di scala non partono:

Il costo delle batterie al litio, a qualche anno dal lancio sul mercato delle prime elettriche, rimane stabile sui 400 euro al chilowattora. In termini pratici, significa che il pacco batterie da 17,6 chilowattora di una Smart elettrica, costa oltre 7.000 euro. Economie di scala, ma non solo. Il costo dei materiali impiegati per produrre le batterie pesa per circa il 60 per cento sul costo finale: per il litio, ad esempio, c’è un regime di oligopolio, pochi produttori che non hanno interesse a far scendere prezzo e profitti. C’è bisogno di nuovi player e giacimenti. Oppure, meglio, occorre sviluppare la filiera del riciclo. Così come il cobalto, utilizzato all’interno delle batterie, ha prezzi di 40mila dollari alla tonnellata e inizia a essere oggetto d’interesse degli investitori con conseguente aumento del prezzo.

Non solo. Oggi il mercato delle batterie al litio per auto non è sostenibile:

Grandi investimenti in ricerca, numeri ridotti e profitti in perdita. I piccoli produttori faticano a stare in piedi come dimostra il fallimento dell’americana A123. Nonostante tutto, gli analisti continuano a prevedere una discesa dei prezzi: la società di consulenza Roland Berger, stima che si possa arrivare a 180-200 euro al chilowattora, entro il 2015. Le attuali batterie al litio sono poi ancora un serbatoio di corrente troppo piccolo: pur avendo un contenuto di energia, a parità di peso, tre volte superiore a quello di una vecchia batteria al piombo (elettriche anni Novanta), non riescono a offrire più di 150 wattora per ogni kg contro i 1.200 wattora della benzina. Troppo poco. Per questo, un’auto elettrica, pur avendo un rendimento del 73 per cento circa (più del doppio di un’auto a benzina), ha un’autonomia media di 150 km. E se è vero che in Italia il 75 per cento degli spostamenti quotidiani non supera i 50 km, l’autonomia continua a essere percepita come un problema.

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