Lo sciroppo per la tosse che ti sballa e poi ti uccide

Siddiq è un ragazzo pakistano di 25 anni che, per vivere, vende biscotti fatti in casa. La sera  di Santo Stefano, dopo una giornata particolarmente fortunata per gli affari, il ragazzo pensa di meritarsi una serata di trasgressione e, tornando a casa insieme a un suo amico, acquista due bottiglia di “counsel”, uno sciroppo per la tosse un po’ “speciale”.

NOTTE DI MORTE – La voglia di divertirsi dei due ragazzi, però finisce male: dopo aver assunto il preparato – noto per dare effetti stupefacenti e usato come droga ricreazionale, Siddiq torna a casa, cena come al solito e gioca un po’ con il suo bambino di quattro mesi prima di andare a dormire. Non si è più svegliato. La stessa notte muore anche il suo amico. È la BBC a raccontare questa storia, accaduta  Gujranwala, nel nord-est del Pakistan. Il padre del ragazzo è ancora sotto shock e non riesce a spiegarsi come possa essere successo: “Se stava male non ce l’ha detto – racconta l’uomo sconvolto – Ma quando la mattina dopo non si è svegliato abbiamo chiamato l’ambulanza e i soccorritori ci hanno detto che era morto. Hanno detto che molte altre persone quella notte sono morte dopo aver bevuto lo sciroppo per la tosse”. Infatti, secondo le autorità, in quelle stesse ore altre 64 persone sono state portate all’ospedale di Gujranwala, tutte in condizioni critiche dopo aver assunto a lo sciroppo per trascorrere una serata “diversa”: 36 dei ricoverati sono poi morti.

 

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DROGA RICREAZIONALE – Il counsel è usato come droga ricreazionale dai giovani delle fasce sociali più povere: “Io lo bevo da cinque anni, tre bottiglie al giorno – racconta un uomo scampato alla morte – Di solito mi sentivo bene, ma quella sera ne ho bevuta solo una bottiglia e ho cominciato a sentirmi male, non riuscivo a tenere aperti gli occhi e poi sono svenuto”.

SCIROPPO AVVELENATO – La casa farmaceutica che produce il farmaco ha risposto immediatamente, spiegando che l’azienda non aveva cambiato in nessun modo la formula dello sciroppo e che la composizione doveva essere stata alterata in un secondo momento. Ma, l’alto numero di vittime ha fatto scattare gli arresti per i vertici dell’azienda e fatto mettere i sigilli a due stabilimenti. Sotto a accusa una sostanza importata dall’India, molto probabilmente velenosa, che avrebbe contaminato la produzione dello sciroppo.

SBALLO A POCO PREZZO – Negli ultimi anni moltissimi pakistani sono diventati dipendenti da sedativi e droghe non convenzionali, che possono trovare facilmente sul mercato e a prezzi molto popolari: sciroppi per la tosse, antidolorifici e antistaminici sono usati come mezzo di evasione economico e di facile reperibilità: “Non ci sono restrizioni, puoi comprare quello che vuoi, è facile – commenta Syed Zulfiqar Hussain, a capo di una ONG anti-narcotici di Lahore – Le altre droghe comuni sono costose e difficili da trovare”. Oltretutto, gli sciroppi non autorizzati come il counsel e il Tyno non vengono prescritta dai medici, che ne sconsigliano anche l’utilizzo come farmaco di automedicazione. Ma per chi è in cerca di una notte di evasione, la tentazione è forte: “Ci sono così tante crisi, la situazione non è buona e la gente è frustrata – spiega lo psicologo pakistano Riaz Bhatti – Vogliono fuggire e queste droghe sintetiche offrono questa possibilità. Ma quando si mescolano diverse droghe, il mix diventa letale.

 

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