“Vi racconto la vita da prostituto”

In Germania, la prostituzione è regolamentata dalla legge del 2001, delle donne sappiamo molto ma del fenomeno maschile? Ecco l’indagine dello Zeit che rivela aspetti poco conosciuti del mondo della notte.

PROSTITUZIONE MASCHILE – Lo Zeit si è affacciato nel mondo della prostituzione maschile e rivela un quadro in cui i giovani, provenienti da Bulgaria e Romania, fanno il mestiere per mantenere le proprie famiglie. Quando la povertà spinge a vendere il proprio corpo, le strade si riempiono di corpi in offerta. Ecco come vivono.

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I “PROSTITUTI” – Ventisei anni iniziano ad essere già troppi per chi fa la vita, i suoi “rivali” della strada hanno al massimo 22 anni: Mahia ha i jeans attillati e lavora nel quartiere gay di Monaco di Baviera. Da quando la Romania e la Bulgaria sono entrate nell’Unione Europea, sono arrivati in Germania carichi di giovani. Non esistono statistiche definitive ma solo a Monaco, dovrebbero essere a lavoro circa 500 uomini della notte. La maggior parte non sa parlare il tedesco e preferisce non parlare con i giornalisti, infatti è l’assistente sociale Nadine Schreiterer a raccontare le loro storie al giornale. La donna che lavora in un Helpline di Monaco, conosce molto da vicino le vite dei ragazzi caratterizzata dall’analfabetismo o al massimo da una scarsa preparazione scolastica.

LA TESTIMONIANZA – Schreiterer spiega che nonostante la regolamentazione, la prostituzione in centro è vietata e si concentra fuori della città. La comunità gay si dà incontro intorno alla stazione ferroviaria principale o a Glockenbachviertel.  La polizia effettua continuamente controlli perché, di fatto, è un divieto la prostituzione nelle aree proibite. L’assistente spiega che la storia di Mahia è come quella di tanti altri, il ragazzo viene da un villaggio bulgaro dove ha studiato un minimo, infatti è uno dei pochi a saper leggere e scrivere: come è finito in Germania? “I suoi conoscenti gli hanno detto: ‘Vieni in Germania perché si possono guadagnare un sacco di soldi’, ma non gli hanno spiegato in quale modo, così Mahia si è ritrovato a fare il mestiere per caso”. L’assistente sociale spiega che la maggior parte dei “ragazzi” non ha un orientamento omosessuale ma anzi a casa ad aspettarli ci sono moglie e figli. I corteggiatori sono uomini di età compresa tra 50 e 80 anni e possono avere tutto. Tranne i baci.

(Photo Credit/Getty Images)

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