Nel bordello dei pedofili si prostituiscono i bambini

Operation Zucker” è un film tedesco che porta in scena la prostituzione infantile e secondo gli autori la pellicola non è frutto solo di un’invenzione. La questione ha sollevato un polverone nella terra della Merkel e i genitori sono preoccupati dalla possibilità che i loro figli possano finire in bordelli per pedofili.

IL CASO – Dai dati della polizia tedesca nel 2012, 640 bambini sono stati rapiti o sono finiti vittima di prostituzione. Lo rivela la Bild. E dal 1999 il numero dei sequestrati e degli abusati è praticamente raddoppiato. La cifra è alta e spaventa, in più gli esperti sottolineano che solo un caso su tre esce allo scoperto. La violenza verso i minori è una piaga mondiale anche nei paesi insospettabili e l’attenzione sull’argomento è tornata viva in Germania in seguito alla diffusione della pellicola sulla rete pubblica.

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I RAPIMENTI – Le vittime arrivano quasi tutte dall’Europa dell’Est ma non solo, dopo il disastro di Haiti, i pedofili tedeschi si sono lanciati nel paese dilaniato a caccia di bambini da “contrabbandare” e inserire nella rete della violenza forzata a pagamento. Sempre più sospetti collegano le sparizioni dei minori ad attività illecite, come è successo a Pascal, 5 anni, scomparso nell’autunno del 2001 e da quel giorno sono sparite le sue tracce. Sul banco degli imputati sono finiti quattro donne e otto uomini ma sono stati tutti assolti per mancanza di prove: Pascal è stato tenuto sul retro del locale “Tosa-Klause”, costretto a ripetute violenze e poi ucciso. Ci sono casi ancora più plateali, come il giro scoperto dalle forze dell’ordine nel gennaio del 1993 quando gli agenti fecero irruzione nel bordello “Jasmin” trovando ragazzi dai 13 ai 19 anni tenuti segregati da almeno due anni, racconta ancora la Bild.

ADESCAMENTO – La rete dei pedofili si muove tramite internet ma agisce anche sul posto, puntando i luoghi economicamente disastrati. Gli orchi attirano i bambini con i giocattoli, videogames ma anche alcool e sigarette. A fine dicembre 2012, la polizia spagnola ha sventato un traffico internazionale di pornografia infantile, la Bild racconta che le forze dell’ordine hanno liberato diciannove bambini di nazionalità tedesca, ucraina e rumena. Ventotto persone sono finite agli arresti e nei confronti di altre dieci sono scattate le indagini. I giovani erano segregati ad Alicante mentre i video degli abusi sono stati girati anche nelle loro terre d’origine.

LA PELLICOLA – Nel film Operation Zucker andato in onda ieri sulla tv tedesca, è apparsa la storia in parte vera dell’arresto di un uomo di 49 anni che adescava bambini da portare poi nei bordelli. L’uomo è finito in carcere nel 2008 a causa del traffico al fine di reati sessuali con una condanna di quattro anni e otto mesi di carcere. Il 26 novembre 2012 è tornato in libertà e oggi vive nel quartiere berlinese di Wedding al piano terra di un condominio che si affaccia su una scuola. Prima di diventare un magnaccia dell’infanzia vendeva auto poi è passato al traffico di bambini. Il più giovane finito nella sua rete aveva dodici anni e il più grande sedici. Nel film si narra la storia di una bambina proveniente da una famiglia povera della Romania che finisce a “lavorare” in un bordello pedofilo, un tema forte andato in onda in prima serata e che ha turbato una nazione intera.

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