Diego della Valle querela un giornalista: la rabbia dei tifosi

28/06/2010 di Redazione

Stefano Prizio, voce storica di Fiorentina.it, si è visto recapitare una richiesta di risarcimento per 500mila euro dopo un articolo giudicato troppo “ironico” sui rapporti fra il patron e la vicenda della Cittadella viola. Sconcerto unanime degli appassionati.

Stefano Prizio è un nome non noto, notissimo negli ambienti viola. E’ addirittura il fondatore del sito Fiorentina.it. Ma la sua popolarità sembra non averlo salvato dalle grinfie del suo datore di lavoro: Diego della Valle lo ha querelato. Cinquecentomila euro la richiesta di risarcimento al cronista, a causa di un suo articolo apparso sul sito della Fiorentina lo scorso 27 marzo – e, fra l’altro, non più rintracciabile sul sito ufficiale, e riportato però per intero da Calciomercato.com che per primo ha rilanciato la notizia della denuncia.

LA CITTADELLA – “In Terra ci sono due tipi di persone, quelle per cui le parole hanno un valore e quelle per cui le parole servono a dare una forma fonica al fiato emesso. Cesare Prandelli, ovunque vada in futuro, è una persona del primo tipo”, scriveva Prizio nel pezzo che ora gli vale la querela. E a cosa si riferisce? Probabilmente alle polemiche, neanche troppo sotterranee, che hanno accompagnato la cessione di Cesare Prandelli dalla Fiorentina alla Nazionale. In sintesi: è forte il sospetto che l’ex allenatore della Fiorentina, avendo fatto troppi commenti inopportuni sul progetto della Cittadella Viola, il comprensorio sportivo-commerciale che dovrebbe sorgere, nelle intenzioni del patron della Fiorentina, nella zona di Firenze Castello, sui terreni della Fondiaria SAI di Salvatore Ligresti, fosse diventato sgradito al management del Giglio. I Della Valle, in particolare, sarebbero stati interessati a cederlo il più presto possibile, e grazie all’amicizia di vecchia data con gli Abete, al vertice della FIGC, liberatasi la poltrona d’oro di Marcello Lippi, l’avrebbero lesti indirizzato verso la panchina della nazionale.

LA GENTE VIOLA – Porzio sembra d’accordo con questa ricostruzione, se è vero che non le manda a dire ai dirigenti della sua squadra del cuore.” Tra candidati a cavalcioni sui vetri divisori dello stadio o che solleticano la pancia dei tifosi/elettori intervenendo a randa su tutte le radio private che si occupano di pallone cianciando di cittadelle. Tra assessori che saltano perchè “hanno offeso” la dignità della città non concedendo ad un’azienda privata una convenzione alla condizioni economiche dettate dalla stessa azienda privata. Tra progetti da arrotolare ed usare come vibratore contronatura. Città e cittadelle. Boutiques e stadi. E ancora stadi che diventano la scusa per costruite centri commerciali.” Tra “fate, gnomi e maggiordomi”, tra “sospetti di tradimento” , tra “economia, politica e pallone”,“laddove si staccano le cedole e spira il calcio”, lì, scriveva Porzio, c’è la gente. “Quelli impauriti dal futuro. Quelli confusi, increduli, arrabbiati. Quelli che fanno le domande, ma forse non sempre – è umano! E’ comprensibile! – vogliono sentire le risposte.”

SOLIDARIETA’ – E quelli, la solidarietà con la voce libera della loro squadra, la fanno arrivare pronta e netta. “Ecco lo stile dei signori della valle: oscurantismo e censura”: questo il tenore dei commenti su Fiorentina.it. “Apprendo che i Della Valle hanno chiesto a Prizio 500.000 euro di danni per articoli sgraditi”, scrive Kurt. “Una notizia luttuosa, che farebbe precipitare nell’abisso lo “stile” dei nostri proprietari, con conseguenze penose.” Lo Zio Gano è categorico: “Via TUTTI senza Prizio”. La redazione di Violanews esprime la sua solidarietà al collega, così anche quelli di Calciopress. A Fiorentinanews lanciano l’allarme: “quello che è capitato a Stefano ci dà l’occasione per lanciare nuovamente l’allarme: siamo poco tutelati e lo gridiamo con forza. Deve continuare ancora molto questa situazione prima che qualcuno cominci a muoversi? L’ordine dei giornalisti ha intenzione di fare qualcosa per ricompattare una categoria che difende solamente la propria pozzangherina, senza accorgersi che il lago si sta prosciugando? Per non parlare del fatto che chi dissente, spesso finisce nel giogo dei potenti.”

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