“Non sono stato plagiato da Tony Laggetta”

10/01/2013 di Maghdi Abo Abia

Qualche settimana fa avevamo parlato di Tony Laggetta, santone di Carmiano e fondatore della Onlus “Calvario di Gesù Crocifisso” e della storia emersa davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto”, dove i genitori di un ragazzo ventenne, Alessandro Martinez, accusavano Tony di aver plagiato il loro figlio.

LA VERSIONE DELLA FAMIGLIA – Il ragazzo, questa la ricostruzione dei genitori, avrebbe lasciato i propri affetti per seguire gli insegnamenti di un uomo, di professione panettiere al forno del fratello a Veglie, il quale avrebbe il dono di parlare con Dio. La famiglia di Alessandro disse davanti alle telecamere e sulle colonne di “20 centesimi” che era stato proprio il “santone” ad allontanare il ragazzo dalla sua famiglia in quanto rappresentante del male.

NESSUNA COSTRIZIONE – Inoltre sempre la stessa fonte aveva definito Tony un reietto, un emarginato, uno che non ha niente da spartire con i suoi coetanei. Tutte bugie, almeno a sentire Alessandro, il 20 enne protagonista di questa storia. Tony non l’ha costretto a stare nel suo appartamento, Tony non l’ha allontanato dalla famiglia ed anzi rivendica con forza quello che è il suo nuovo cammino spirituale, tale da averlo trasformato in uno dei sei “veggenti” del Calvario di Gesù Cristo. Veggenti che raccolgono la parola di Dio anche se ancora non hanno capito -o almeno questo è il caso di Alessandro- cosa voglia il Signore da lui.

Allora non è vero niente

No, assolutamente. Tony non c’entra nulla.

Ma com’è nata tutta questa storia, allora?

Ero un ragazzo senza alcun pensiero, senza preoccupazioni. Ad un certo punto mi sono avvicinato alla Chiesa ed a Dio. Sentivo la necessità di vivere la religione e prendere i sacramenti. Poi ho iniziato a sentire la presenza di Dio e lo scorso maggio ho visto in sogno la madonna di Medjeugorje ed ho avuto l’annuncio lo scorso luglio dall’arcangelo Michele.

E quindi, Tony?

Lui mi ha solo aiutato ad interpretare quelli che sono i segnali di Dio. Nient’altro.

Ed allora perché si è parlato di coercizione?

I miei genitori non hanno colto il cambio nella mia personalità. Conoscevano un Alessandro diverso. Quando hanno visto che mi approcciavo in maniera diversa alla vita non hanno capito, non hanno compreso quello che era il mio cambiamento.

Tony Laggetta non c’entra davvero nulla? 

Quando i miei genitori hanno scoperto che frequentavo la chiesa del Calvario si sono convinti che erano state altre persone ad inculcarmi quest’idea ma in realtà è stato Dio a darmi un dono che ancora non ho capito. Tony non ha responsabilità.

Come si sviluppa l’apparizione?

La Madonna mi viene in sogno e mi dice che c’è qualcuno che ha bisogno di me e che io l’aiuterò. Anche in cose molto piccole come la sistemazione di un giardino per una signora incontrata in un negozio di utensili per il giardinaggio. Anziché fare spendere loro soldi inutili ho lavorato senza chiedere nulla in cambio, solo per un sorriso. Ed è stata quella la mia gioia.

 

E perché hanno detto che sei stato plagiato? 

I miei genitori si sono rivolti a Chi l’ha Visto ed hanno raccontato la realtà secondo i loro occhi. Al Calvario hanno poi trovato una realtà diversa a quella rappresentata. Al Calvario hanno poi trovato una situazione molto diversa rispetto a quanto immaginato ma non hanno accettato la mia nuova vita. A quel punto sono stato messo di fronte ad una scelta. O stai con la famiglia, o te ne vai con il Calvario.

Quindi di fatto ti hanno cacciato di casa?

Non vorrei metterla in questi termini anche perché le cose sono in via di risoluzione con loro. Dico solo che all’epoca mia madre mi chiese se per me fosse più importante la famiglia o Dio, e se la risposta fosse stata la seconda, sarei andato via. Ma non posso non scegliere Dio.

E cosa hai fatto nei cinque mesi da Tony a Magliano?

Ho lavorato al forno di suo fratello a Veglie. Ma nessuno ha usato violenza contro di me. La mia è stata una scelta libera, ho seguito Dio allontanandomi dalla famiglia. Tony Laggetta non mi ha mai imposto nulla. Ora sono tornato a casa e vivo il mio dono con serenità.

E quindi il tuo dono quale sarebbe? 

Il Signore deve ancora definirlo. Ciò che posso dire è che questo è molto forte verso Satana. A casa vivo le mie estasi e prego. A volte poi ho visioni che mi fanno piangere perché vivo i peccati e capisco le sofferenze del mondo. Capita poi che viva le sofferenza dei bambini e la violenza delle catastrofi.

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