Il prete che definisce “infami” Margherita Hack e Odifreddi

“Se cercate un prete che dica delle cose consolatorie per Natale andate da qualcun altro. Non appartengo a quella razza, e mi permetto di dire quello che voglio”, ha detto don Gianfranco Rolfi, originario di Roncadelle presso Brescia e ora parroco di San Felice in Piazza a Firenze. I giornalisti lo stanno da qualche giorno seguendo per la sua idea, il suo presepe allestito nella sua parrocchia.

 

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SCHIACCIA L’INFAME – Un presepe su cui è scritto “Schiaccia l’Infame”, una citazione di Voltaire che a suo tempo si riferiva alla Chiesa e che oggi don Gianfranco rivolta per indirizzarla agli alfieri del “relativismo e del materialismo”. Secondo Brescia Oggi che riprende dalla cronaca locale di Firenze sul presepe di don Gianfranco ci sono le foto di Mao, Stalin, Hitler, Corrado Augias, Vito Mancuso, Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack; a fianco, “immagini di aerei da guerra e delle Torri Gemelle di New York”.

PERFIDIA – Secondo il parroco, al suo presepe manca ancora “il 50% della perfidia”.

“Dobbiamo prepararci – ha aggiunto – ad essere schiacciati, umiliati e offesi” da persone che, ha sostenuto, “sono coloro che dominano la cultura, l’economia, la finanza”. Rolfi ha rivendicato la legittimità della sua iniziativa, e ha ribadito che sarà suo compito spiegarne ai fedeli il significato: “Sono uno storico, e ho insegnato per anni Storia della Chiesa”.

Rolfi è stato un partecipante al Rischiatutto di Mike Bongiorno; allora non era uno storico, aveva solo la licenza elementare ma era già un autodidatta che aveva imparato in maniera approfondita la storia della Chiesa e su di essa si era fatto interrogare dal famoso showman: dopo lo spettacolo aveva ripreso gli studi e aveva scelto l’abito talare.

Foto: Uccr 

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