I diciannove cadaveri gettati sulle strade del Messico

Il presidente uscente messicano Felipe Calderon, che abbandonerà il suo incarico fra una settimana, 1 dicembre, lo ha detto chiaramente intervistato all’Economist: “Il piano non è mai stato quello di sconfiggere il narcotraffico, perché è impossibile”. Nel nord del Messico torna la paura: 19 cadaveri sono stati rinvenuti nei dintorni di Chihuahua, città dello stato settentrionale al confine con gli Stati Uniti che è il punto di snodo del traffico di droga.

 

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CORPI IN GIRO – La dinamica del ritrovamento è in sé abbastanza macabra. Ci sono 19 cadaveri gettati per le strade del nord del Messico: 11 di essi sono stati letteralmente esumati da alcune fosse comuni di Ciudad Juarez (nelle foto) una delle città più pericolose del mondo secondo la Bbc; altri otto corpi, torturati e uccisi negli ultimi giorni, sono stati trovati presso Rosales: la notizia è dell’Associated Press e rimbalza in questi minuti sull’intera rete internet. Gli uomini sarebbero stati rapiti venerdì scorso e poi ritrovati orrendamente torturati, in qualche caso con gli occhi estratti dalle orbite.

RIESUMATI – Per contro, i corpi esumati sono stati ritrovati presso Ejido Jesus Carranza, località al confine con gli Usa circa 25 miglia a sudest di Ciudad Juarez, nota per essere una località di picnic ed escursioni per gli abitanti di Juarez. Sembra che i corpi siano stati seppelliti qualcosa come due anni fa “all’apice delle battaglie fra gang che cercavano il controllo delle strade” e delle rotte di narcotraffico al confine.

Foto: Uno Mas uno MX

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