Il 15enne che si impicca perché preso in giro su Facebook

La storia la racconta il Corriere della Sera: Giulio, nome di fantasia, l’ha fatta finita poche ore dopo essere uscito di scuola. È tornato a casa — dove forse c’era anche il fratello più piccolo—ha annodato una sciarpa al corrimano della scala interna e si è stretto l’altro capo al collo, lasciandosi cadere di schianto. Rinaldo Frignani ricostruisce la storia:

 

La morte è stata istantanea. A trovare il corpo è stato il padre. Inutili i soccorsi e sotto choc anche l’altro giovane che è stato ascoltato con tutte le cautele dalle psicologhe della Questura. «Si è ucciso perché lo prendevano in giro per lo smalto sulle unghie e perché era omosessuale » ha raccontato un amico che ha subito contattato l’Help Gay Line, il numero di assistenza per chi vuole denunciare casi di pregiudizio e violenza. Una struttura (che risponde all’ 800713713) collegata al Gay Center che a sua volta riunisce una serie di associazioni a livello nazionale. «Abbiamo sentito anche altri ragazzi della scuola frequentata dal suicida—racconta il portavoce Fabrizio Marrazzo —, altri li abbiamo ascoltati direttamente nell’istituto. Non sappiamo se fosse veramente gay, ma ciò non toglie che per il suo atteggiamento veniva deriso e che per questo motivo era sconvolto ». Sul suicidio di Giulio indaga la polizia.

Ed ecco cosa aveva fatto:

Indossava i jeans rosa, aveva la frangetta, si truccava e, martedì mattina, si era messo anche lo smalto.

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