Le suore nude censurate dalla Svizzera

Lucerna non ha apprezzato i poster dell’artista Elena Parris che raffigura suore nude e veste le donne con accessori per autoerotismo. 20 Minuten racconta l’indignazione della Svizzera.

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IL CASO – Niente da fare, a Lucerna proprio non piace il piglio creativo di Elena Parris e la città ha vietato la diffusione dei poster, ergo li ha ritirati dalle strade. L’artista è una provocatrice che si diverte a mischiare sacro e profano ma non solo: la sua invettiva porta in scena dildi e burqa, chiesa e nudismo. Come si difende? “La scelta è in realtà voluta e la provocazione ha un fine: “Voglio che si presti attenzione sul ruolo delle donne nella chiesa”.

guarda le immagini:

CENSURA – Il “nobile” fine di Perris è però ostacolato: “Mi hanno informato che la città (Lucerna ndr) e i comuni limitrofi hanno vietato i manifesti. È uno scandalo – commenta l’artista – Qui la libertà di parola è censurata”. La città di Lucerna spiega la sua posizione: “Abbiamo esaminato i manifesti e crediamo che siano di stampo sessista. Questi manifesti sono esposti al pubblico e non in una galleria d’arte e questo potrebbe ferire i sentimenti religiosi degli abitanti di Lucerna” ha dichiarato Jurg Rehsteiner, il responsabile delle affissioni della città. E ancora: “È una cosa rara che avvenga un atto di censura a Lucerna, sono due anni che mi occupo di controllare le pubblicazioni e questa è la prima volta che accade una cosa simile”.

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(Photo Credit/20 Minuten)

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