Le atrocità taciute dei bambini della Siria

Save the Children, organizzazione internazionale di sostegno all’infanzia, ha girato i campi profughi della Turchia e della Giordania per intervistare e ascoltare i racconti dei bambini che sono riusciti a scappare dall’inferno della Siria. I dati dimostrano che il 65% degli occupanti dei campi profughi sono bambini, e molti di essi hanno una storia terribile e violenta da raccontare.

IL RAPPORTO – Con il rapporto “Atrocità taciute”, che raccoglie le testimonianze dirette di decine di bambine, bambini e genitori rifugiati in particolare in Giordania, Save the Children denuncia oggi le crudeltà subite dalle più vulnerabili tra le vittime del conflitto, e si appella alle Nazioni Unite perché vengano impegnate più risorse nella documentazione di tutte le violazioni dei diritti dei bambini in Siria, affinchè questi crimini non vengano più compiuti anche grazie all`impunità.

 

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RICORDI INDELEBILI – C’è Ohood che “stava seduto al tavolo della scuola quando i proiettili hanno iniziato a volare”, dice il Guardian. Hassan ha visto teste mozzate e braccia in laghi di sangue.

POESIE DI MORTE – A Mohammed hanno dato fuoco. Il vicino di Kareem è stato ucciso “mentre salvava un bambino”. Moussa è stato in prigione vicino a gente morta. Mohamed ha undici anni e scrive poesie che parlano di morte. Sono questi i bambini che la Siria ha come futuro. Che un giorno, forse, torneranno a casa a ricostruire il paese. “Sono infestati dalle morti dei parenti, degli amici, dei vicini. Alcuni si portano dietro gli incubi delle morti dei parenti, degli amici, dei vicini, di tutto quello che hanno visto scappando. E di quello che hanno sentito: i suoni dei mortai, gli spari, che rimbombano nella loro testa. Come gli adulti tornati dalla guerra, così loro: qualcuno è stato torturato, violentato.

 

DANNI PERMANENTI – Ferite sulla pelle e sul corpo, ma quelle che fanno più male sono quelle nella mente, nell’anima, che non passano. “Stanno pagando il prezzo più grande”, dice Nadine Haddad di Save the Children, stanno diventando persone straziate dalla guerra: “Alcuni di loro stanno arrivando al vandalismo, all’aggressione. I bimbi più giovani hanno gli incubi”, dice l’attivista. Il rapporto che racconta la loro condizione si chiama “Atrocità taciute” e vuole denunciare davanti al mondo la condizione, davvero terribile, di questi bambini.” Si stanno commettendo atti di violenza orribili sui bambini in Siria. Un`assistenza adeguata potrà aiutarli a superare lo shock subito, ma questi crimini devono essere raccontati e documentati perché chi ne è responsabile possa essere chiamato a risponderne”, dice Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia.

PRIMA DI DORMIRE – Un bambino racconta degli elicotteri di Bashar Al Assad che si sono scatenati al funerale di un membro dell’Armata Ribelle Siriana. “C’erano corpi, pezzi di corpi ovunque. Tutti cercavano parenti, tutti erano spaventati. Ho visto teste a 20 metri dall’attacco. Ho visto gambe, braccia, tagliate dai corpi. C’era molto sangue dappertutto. Prima di andare a letto di notte, ricordo sempre quel che successe quel giorno”. Lui si chiama Hassan e ha 14 anni. Porterà queste immagini con sé, per sempre.

 

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