“Le adozioni gay non fanno male ai bambini”

Bimbi in adozione a coppie omosessuali? “Secondo i dati disponibili nella letteratura internazionale, sul piano scientifico non e’ stata dimostrata alcuna controindicazione” per il benessere del bambino. Parola di Mauro Grimoldi, presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, sentito dall’Adnkronos Salute dopo l’apertura del sindaco di Milano Giuliano Pisapia: meglio avere due genitori dello stesso sesso piuttosto che nessun genitore, ha dichiarato il primo cittadino. E “dal nostro punto di vista – commenta lo psicologo – non ci sono ragioni per sostenere che quello che dice sia sbagliato”.

SCIENZA – “Al momento, in base agli studi condotti finora – spiega Grimoldi – l’omosessualita’ non puo’ essere considerata di per se’ un elemento prognostico di un modello di genitorialita’ negativa, anche se va detto che in Italia non sono disponibili molti dati. Esisteranno comunque buoni e cattivi genitori fra le coppie omosessuali, esattamente come esistono buoni e cattivi genitori tra le coppie eterosessuali”, osserva l’esperto. “In qualunque unita’ di tutela dei minori – aggiunge – ci troviamo spesso di fronte ai risultati agghiaccianti prodotti da una genitorialita’ male interpretata, situazioni che si vorrebbero evitare e che si evitano ogniqualvolta vi sia la capacita’ di mettere il bambino al primo posto. E questa capacita’ puo’ appartenere a una coppia omosessuale, come a una eterosessuale. Le situazioni vanno valutate una ad una”, avverte Grimoldi.

ESEMPI – Lo psicologo cita come esempio il caso delle coppie omosessuali che hanno avuto figli ricorrendo a tecniche di fecondazione artificiale all’estero, o all’interno di una precedente relazione eterosessuale. “Le esperienze di cui sono a conoscenza, alcune anche italiane – testimonia Grimoldi – sono indubbiamente pionieristiche, ma non negative”. Quanto al rischio che il bambino con due mamme o due papa’ possa ritrovarsi discriminato per colpa di pregiudizi, “queste esperienze ci dicono che lo stigma sociale non sembra essere particolarmente presente”. Sul piano scientifico, e’ poi da considerare “una scemenza di grosse proporzioni l’idea che, crescendo con due genitori omosessuali, anche il bimbo possa sviluppare una preferenza per lo stesso sesso. E’ infatti noto che il meccanismo di imitazione ha un valore estremamente limitato nel corso dello sviluppo, e comunque segue meccanismi molto piu’ complessi e profondi”.

SINDROME DEL PIONIERE – Nel caso in cui si arrivasse davvero alle adozioni da parte di coppie omosessuali, c’e’ tuttavia un pericolo dal quale Grimoldi mette in guardia: e’ “la cosiddetta ‘sindrome del pioniere’, ossia la possibilita’ che i componenti della coppia”, dopo essere riusciti a conquistare cio’ per cui hanno lottato a lungo, “finiscano per sopravvalutare il loro ruolo genitoriale. In altre parole, a rinunciare agli altri aspetti della propria vita per concentrarsi completamente sull’essere diventati genitori e sul bambino adottato.
Ma questa e’ un’insidia che non risparmia nemmeno le coppie eterosessuali, e che gli psicologi chiamati a valutare i singoli casi sono perfettamente in grado di riconoscere e prevenire”. (AdnKronos)

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