L’italiana che difende la tradizione svedese

13/09/2012 di Maghdi Abo Abia

In Europa esiste una donna, un’Italiana, che ha deciso di difendere con tutte le sue forze uno dei prodotti tipici più particolari, e se vogliamo più disgustosi, del panorama culinario del Vecchio Continente.

PER LA DIFESA DELLE ARINGHE – La donna si chiama Anna Maria Corazza, moglie del Ministro degli Esteri Carl Bildt, parlamentare europea, la quale si sta battendo per il riconoscimento del Surströmming, letteralmente “aringa dal gusto acido”, come prodotto di denominazione di origine protetta. Fin qui nulla da dire, si tratta di una specialità che esiste nel nord della Svezia da oltre cinque secoli anni. Si tratta di un’aringa posta in fermentazione in una salamoia molto leggera. Questa viene pescata in primavera e chiusa, a pezzi, in una lattina che si gonfia con il passare di mesi a causa della pressione dei gas generati dalla suddetta fermentazione. Per aprirla è opportuno farlo dopo averla immersa in una tinozza d’acqua.

L’ODORE DELLA DISCORDIA – Eppure non si tratta della caratteristica principale del prodotto. Infatti tale prelibatezza è conosciuta in tutta la Svezia per via dell’odore sprigionato all’apertura della latta, un odore sgradevole e molto forte. Spesso per mangiarlo gli stessi svedesi cercano di coprire il sapore pungente con della panna acida o con cipolle e patate, il tutto da accompagnare con birra o grappa. Insomma, non un piattino dei più leggeri.

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