I giovani e la trasgressione. Piace ma non troppo

23/12/2009 di Pietro Salvato

Secondo un sondaggio dalla Swg, i giovani italiani dicono di prediligere “rapporti di coppia aperti”, ammettono di essersi scambiati baci con coetanei “anche dello stesso sesso”, preferiscono, infine, l’alcol alla droga ma diffidano totalmente della politica.

Non chiamateli trasgressivi. Infatti, non lo sono. “I giovani d’oggi”, nonostante la cronaca, talvolta, li ritrae a tinte noir, – si pensi alla vicenda dell’omicidio della povera Meredith Kercher, uccisa a quanto pare da altri tre coetanei, oppure a quella di Garlasco, dove invece manca ancora un colpevole – in base ad un sondaggio condotto dall’istituto demoscopico triestino Swg, fanno emergere dalle loro risposte un quadro fortunatamente meno inquieto. Certo, piace lo “sballo”, ma “senza esagerare”, dicono gli intervistati. Il 41% degli interrogati dichiara di considerare “fuori dalle regole” fare sesso con una persona conosciuta da poco; il 39%, poi, ammette di aver scambiato almeno un bacio omosessuale con un suo coetaneo. Trasgressione? Mica tanto. Infatti, il 47% dice di sentirsi “almeno in parte trasgressivo”; solo l’1,2% sostiene di essere “molto trasgressivo”. Il 18%, infine, si definisce “abbastanza trasgressivo”.

TRASGRESSIONE È… – Cosa s’intende poi per trasgressione è un altro discorso. La risposta più gettonata, per il 59% degli intervistati, è: “andare contro le regole”, insomma fare quello che gli adulti ti dicono, appunto, di non fare. Qualche esempio? “bruciare il registro di classe a scuola”, oppure “mettere un video di nascosto e all’insaputa del/la prof. su youtube”.  E la droga? Sì, è considerata una trasgressione, quasi un tabù – dicono. Ma c’è droga e droga . L’ecstasy e la cocaina sono considerate molto più trasgressive di fumare uno spinello, ma per carità non chiamatelo così. I termini più aggiornati sono “canna”, “joint” e il molto fantasioso “Grande Bob” (omaggio postumo al re del reggae, Bob Marley n.d.a.). In particolare, l’ecstasy e la cocaina fanno la differenza. “Ti fanno accedere ad un certo tipo di gruppo – sostengono diversi intervistati – e quasi di conseguenza ti escludono da altri. Un conto è farsi le canne, puoi smettere quando vuoi; un altro è la coca, che ti distrugge il cervello”. Questo sembra un segnale, tutto sommato, positivo poiché implica consapevolezza. Forse, però, si tratta solo di un istinto primordiale e di auto-consevazione. Piace, come detto, più l’idea che la concreta pratica di fare sesso con uno sconosciuto. Dulcis in fundo, nella hit parade delle trasgressioni c’è il sempre evergreen: “scrivere sui muri”: essere graffitaro. Anche il taccheggio ormai è diventato demodé. A commentare questi dati, un noto settimanale ha chiamato Silvia Brena, autrice di “Maya, la predestinata” (Mondadori), libro che racconta la storia di Maya Fox, diciassettenne londinese che ha avuto la vita segnata dal difficile rapporto con la madre e che si sente emarginata dal “suo” gruppo. “A differenza delle generazioni precedenti – afferma la scrittrice – questi ragazzi non hanno nessun anelito autodistruttivo e questo è un bene, poiché rifuggono da quello che sentono come un pericolo per la loro sopravvivenza. Infatti bevono, si ubriacano ma non diventano – in massima parte – alcolizzati. Forse per autostima trasmessa, magari indirettamente, dagli stessi genitori. I ragazzi, quindi, appaiono più solidi ed aspirano ad una loro normalità”.

SESSO! SESSO? SESSO… – In materia di sesso, come già ricordato, i giovani del 2009 appaiono abbastanza disinvolti. Lo fanno – dicono – spesso, anche con chi hanno conosciuto da poco e si tradiscono a vicenda, senza troppi sensi di colpa. La giustificazione che danno è la seguente: “In fondo, non siamo ancora sposati”, poiché una volta scandito il fatidico “Sì”, ammettono che certe “trasgressioni” non le faranno più. Il 59% pensa inoltre che il limite ad ogni trasgressione sia segnato dal “rispetto degli altri”. Al secondo posto, segue, il “rispetto della legge” – e di questi tempi, con certi pessimi esempi che girano… non è poco. Al terzo posto troviamo, poi, “non tradire gli amici”. Alla domanda: “Quali sono i cinque aspetti più importanti della tua vita?” Gli intervistati hanno posto al primo posto la famiglia, al secondo gli amici, poi segue l’amore ed il divertimento. Al quinto posto troviamo i soldi. Solo al nono posto si piazza il sesso, “che si fa ma conta fino ad un certo punto” , sostengono. Insomma, è un quadretto di valori, tutto sommato, conservatore e tradizionale. Alla domanda: “Chi ritieni ti abbia condizionato di più nella scelta di questi valori?” Il 73% risponde, infatti e senza dubbio “la famiglia”. Scarsa influenza, manco a dirlo, ha invece la politica: considerata poco credibile e quasi aliena dal loro sistema di valori. Anche le band musicali e gli scrittori godono di poco appeal, spesso considerati strumenti al servizio del business. Non va meglio all’informazione, anch’essa considerata poco credibile. Ai “giovani d’oggi” le fonti piace cercarsele da soli, in particolare su internet, di cui apprezzano l’apparente libertà e la facilità d’accesso.

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