Sei fuoricorso? L’università ti raddoppia le tasse

Lorenzo Salvia in prima pagina sul Corriere della Sera ci racconta una particolarità del decreto legge sulla spending review:

Gli universitari che non sono in regola con gli esami dovranno pagare una tassa più salata al momento dell’iscrizione. L’aumento sarà legato al reddito dichiarato dalle loro famiglie: al di sotto dei 90 mila euro lordi annui il rincaro sarà del 25%, tra i 90 mila e i 150 mila del 50%, mentre se si fa parte di una famiglia che dichiara più di 150 mila euro, le tasse potranno anche raddoppiare.

La novità arriva da un emendamento al decreto legge sulla spending review, la revisione della spesa pubblica, in conversione al Senato. E porta la firma dei due relatori, Paolo Giaretta del Pd e Gilberto Pichetto Fratin del Pdl. Saranno esentati gli studenti lavoratori:

Il coordinamento universitario Link è pronto a scendere in piazza ma la norma una sua logica ce l’ha: i fondi pubblici sono da anni in calo e troppo spesso le facoltà diventano un parcheggio in attesa di un autobus (il lavoro) che così potrebbe non arrivare mai. Le risorse aggiuntive serviranno a finanziare le borse di studio ma sarebbe sbagliato pensare a un tesoretto. Gli aumenti più pesanti riguarderanno una minoranza. Non perché manchino i fuori corso, anzi: sono 600 mila, uno su tre. Piuttosto perché scarseggiano i ricchi, almeno al momento della dichiarazione dei redditi: al di sopra dei 90 mila euro c’è solo l’1,28% dei contribuenti, sopra i 150 mila addirit

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