Green Hill: sequestrato l’allevamento di beagle

Il Corpo forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro di ‘Green Hill’, la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Lo riferisce SkyTg24 citando l’Ansa. Qualche tempo fa un blitz di animalisti causò un intervento della Digos.

IL SEQUESTRO – Il Corpo forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro di ‘Green Hill’ la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia, partecipano circa 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli Animali (NIRDA). Presente anche personale della Questura di Brescia. L’operazione sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento animale.

LEGAMBIENTE E LAV – In questi mesi e’ all’esame del Senato la norma, gia’ approvata dalla Camera, che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l’obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari, conclude la Lav, ‘rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinche’ l’articolo 14 della legge comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile’. Lega antivivisezione e Legambiente prendono posizione sul sequestro dell’allevamento di beagle Green Hill e si augurano che gli accertamenti della Procura di Brescia facciano luce sulle reali condizioni cui versano gli animali e chiedono che il Senato approvi la legge che vieta l’allevamento di animali per la sperimentazione. ‘Grazie agli atti presentati dalle due associazioni e’ stata finalmente riaperta l’inchiesta giudiziaria sulle modalita’ di detenzione degli animali nella megastruttura. – ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della Lav – Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli ‘acquirenti’, e sull’impossibilita’ di Green Hill di garantire il rispetto delle necessita’ fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla’. ‘In questi mesi – spiegano le due associazioni – e’ all’esame del Senato la norma, gia’ approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l’obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinche’ l’articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile’. (ANSA).

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