La caccia ai bambini stregoni

21/10/2009 di Anna Esposito

La loro unica colpa è quella di vivere in una famiglia dove è capitata una disgrazia. Da quel momento non avranno più pace. In molti casi fino alla morte.

Sotto il cielo d’Africa, la stagione delle piogge è ormai terminata e il Delta del Niger è lussureggiante e umido. Questo lembo meridionale dell’Africa occidentale è un luogo inquieto, gli uomini paiono più soli che altrove, miseria, malattie e scarsa istruzione sono diventate piaghe inguaribili e maledizioni. Nessuna scienza o ragione sembra riuscire a soccorrerli, sono divorati dalle loro paure e dai loro fantasmi. Così può capitare che recandosi nell’ospedale di Eket , nel sud della Nigeria, diventi usuale che un bambino di appena nove anni giaccia disteso in un lenzuolo insanguinato brulicante di formiche con lo sguardo perso nel vuoto, assente. Il pastore religioso della famiglia l’aveva accusato di essere uno stregone e suo padre, novello Abramo, adempiva a ciò che gli veniva detto essere necessario per allontanare il male, tentava di fare ingerire a forza al bambino dell’acido, per esorcizzarlo.

BAMBINI DA SACRIFICARE – Lui si era dimenato ribellandosi e l’acido aveva finito per provocargli gravi ustioni al volto e agli occhi. Ebbe appena la forza di pronunciare il nome della chiesa che lo aveva accusato, Mount Zion Lighthouse. Il bambino morì un mese dopo. Nwanaokwo Edet era il suo nome, uno dei tanti, dei troppi bambini che vengono seviziati e spesso uccisi con l’accusa di essere “stregoni”. Li chiamano “enfants sorciers”, i bambini che devono essere esorcizzati o addirittura immolati perché ritenuti responsabili di disgrazie o malattie che hanno colpito qualcuno dei loro familiari. Il corpo dei sopravvissuti parla di violenze indicibili, come lo possono essere colpi di macete, ustioni e chiodi piantati nel corpo e nel cuoio capelluto. Ad accusarli di essere posseduti dal male molti capi religiosi del luogo, puro distillato d’estremismo religioso unito alla più bieca superstizione, barbarie in nome della fede insomma. Se vi sembravano lontani i tempi in cui il braccio implacabile dell’Inquisizione si abbatteva su eretici e streghe bruciandoli vivi dopo averli opportunamente torturati siete purtroppo in errore.

STREGONERIA E SUPERSTIZIONE – Era il 1486 quando Heinrich Kramer e Jakob Sprenger, su incoraggiamento di Papa Innocenzo VIII, pubblicarono il Malleus Maleficarum, in esso superstizione e dottrina cattolica si fondevano per descrivere le nuove sembianze del male, quelle della donna. “…Che cosa e’ la donna se non un nemico dell’amicizia, una inevitabile punizione, un male necessario, una tentazione naturale?”. Infine il monito biblico, versetto 22,17 dell’Esodo: “Non lascerai vivere la strega”. Sembriamo proiettati nel futuro eppure la stregoneria in Africa è in tragica ascesa in modo direttamente proporzionale alla crescita e al diffondersi del cristianesimo evangelico. Gli attivisti che da tempo si battono contro queste efferatezze parlano di circa 15.000 bambini accusati di stregoneria in due dei 36 paesi nella Nigeria negli ultimi dieci anni e 1.000 di questi sono stati uccisi. La Nigeria è solo una delle tante roccaforti dell’abuso, purtroppo non l’unico. Il Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite parla di decine di migliaia di bambini vittime predestinate della superstizione religiosa in tutta l’Africa. Una terra in cui otto nigeriani su dieci vivono con meno di due dollari al giorno, dove manca tutto, ma proliferano le chiese ad ogni angolo di Uyo, capitale dello stato meridionale Akwa Ibom, addirittura più numerose di scuole, cliniche e banche. Tante le confraternite, le congregazioni da crearsi anche una sorta di concorrenza tra loro, molti sostengono che viene utilizzata la stregoneria come capro espiatorio in momenti di forte tensione all’interno di queste comunità, complice l’ignoranza e la povertà esasperante. Il vescovo AD Ayakndue, a capo di una chiesa in Nigeria, ha dichiarato: “Preghiamo per questo problema (della stregoneria) molto grave, ma senza mai far del male ai bambini”. La chiesa indicata con il nome The Mount Zion Lighthouse fa parte della potente Comunità Pentecostale di Nigeria, il presidente della comunità Ayo Oritsejafor ha espresso estrema soddisfazione per gli oltre 30 milioni di membri.”Siamo cresciuti così tanto in questi ultimi anni non si può mantenere un occhio su tutti” ha spiegato.

SOLUZIONE ALLE DISGRAZIE – Foxcroft, il capo della Stepping Stones, un’associazione non-profit da anni in prima linea contro gli abusi ai bambini, ha dichiarato che se l’organizzazione è stata in grado di raccogliere le numerose quote di adesione, dovrebbe dimostrarsi altrettanto in grado di vigilare sull’operato di suoi membri che agiscono in nome e per conto di Dio e della comunità stessa che gli riconosce il ruolo di guide spirituali.

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