Le foto della prigione-stalla della ragazza schiava

31/05/2012 di Redazione

La ragazza schiava viveva in una vecchia stalla persa nel mezzo della Bosina, sporca, senza murature, con fetidi e umidi materassi nel mezzo. E’ qui che la coppia formata da Milenko e Slavojka M. hanno tenuto una bambina come loro schiava. E’ la tragedia di Bettina, la ragazza tedesca che è stata sottoposta ad ogni genere di tortura negli ultimi otto anni delle sua vita.

LA STALLA DELLA TRAGEDIA – La vicenda di Bettina sta emozionando l’intera Germania. L’adolescente tedesca ha vissuto otto anni in una stalla, dove potevano vivere i maiali, come nota Bild. La ragazza è stata spedita otto anni fa in Bosnia, e qui è stata torturata, abusata e sottoposta ad un martirio infinito dal suo patrigno. Natata a Sangerhause, Sachsen-Anhalt, nel 1993, la più giovane di nove fratelli, Bettina ha avuto da subito un’infanzia sfortunata. “Nostra madre beveva, ci costringeva a rubare l’alcol ai supermercati, ci picchiava regolarmente”, confessa a Bild il fratello maggiore della ragazza, Hans K. “Lei non sa cosa sia l’amore”. Nel 1999 la mamma di Bettina conosce Milenko in un bar di Sangenhausen. Un compagno di bevute, che poi diventa l’uomo della donna. “Mia madre ha offerto le mie sorelle come spose ai parenti di Milenko, per fargli ottenere un permesso di soggiorno. Sapeva anche che i fratelli o i cugini del suo compagno violentavano le sue figlie”.

 

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MISTERO IN BOSNIA – Per gli inquirenti va ancora chiarito quanto è successo a Gornja Maoča, un piccolo villaggio nei pressi di Srebenica. Lì nel 2003 la madre di Bettina si reca, insieme alla figlia, per sposare Milenko. La sua bambina più piccola, che all’epoca non aveva ancora compiuto dieci anni, viene lasciata in compagnia del patrigno. Lì inizia il suo martirio, che si conclude solo nei giorni scorsi, quando un vicino riesce ad allertare la polizia, con la foto della ragazza tenuta prigioniera nella stalla. Bettina non c’è quando arrivano gli agenti bosniaci, che però la trovano nascosta nella foresta vicina, terrorizzata, e arrestano immediatamente i suoi aguzzini. La madre della ragazza confessa a Bild di non aver mai saputo di alcuna violenza, di aver picchiato sua figlia recentemente perché faceva ancora la pipì a letto, e di credere che suo marito Milenko la trattava bene. Ora Bettina si trova in una struttura di ricovero, si sente meglio e non desidera altro che ritornare in Germania.

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