Il ragazzo che a 20 anni ne dimostra 160

25/04/2012 di Dario Ferri

Il giovane Dean Andrews è una delle poche persone affette da progeria, una malattia rara che colpisce in media una persona ogni 8 milioni e che causa l’invecchiamento precoce, trasformando i giovani in anziani prima che abbiano raggiunto l’età dell’adolescenza.

CORPO DA ANZIANO – Dean ha solo 20 anni, ma biologicamente il suo corpo è quello di un 160enne. Per chi è affetto da progeria, infatti, il tempo passa otto volte più velocemente degli altri. Sono solo 4 le persone in Gran Bretagna a soffrirne, 74 i casi conosciuti nel mondo. Dean, che tra i malati di progeria è il secondo più anziano sopravvissuto nel Regno Unito, ha deciso di raccontare la storia della sua vita nella speranza di fornire un aiuto agli altri che vivono nella sua stessa condizione.

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FORZA D’ANIMO – “Ho sempre cercato di fare quello che tutti gli altri fanno”, dice. “La mia famiglia mi fa andare avanti e ho tanti amici che fanno il possibile per farmi felice”. Dean pesa poco, ma il suo corpo molto esile e leggero nasconde una grande personalità. Nei suoi vent’anni di vita è stato molto attivo, ha imparato a guidare, si è fidanzato, ha fatto quattro tatuaggi, ha frequentato un corso di meccanica al college, tutto senza farsi sopraffare dalla malattia. Si tratta di risultati sorprendenti considerando l’iniziale previsione dei medici che a sette anni gli diagnosticarono la progeria. Secondo i dottori Dean non sarebbe riuscito a superare l’età dell’adolescenza. Ai tempi della sua nascita e della sua infanzia la progeria era ancora una patologia pressocché sconosciuta.

 

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INFANZIA DIFFICILE, MA ATTIVA – “Quando Dean aveva sei mesi ho notato che era più piccolo del normale. Indossava ancora vestiti di un bambino di 3 mesi, ma i medici mi dissero di non preoccuparmi”, ricorda oggi la madre, Dawn Thomas. “Dissero che era piccolo e che non c’era nulla di strano in lui, ma continuai a portarlo dal medico regolarmente, il suo appetito era scarso”, spiega la donna. Poi arrivarono i problemi alle gambe e al movimento degli arti. Il mistero fu chiarito quando un genetista rivelò la malattia. Dolori, malanni e preoccupazioni che ora sembrano distanti. “Sono fortunato ad essere così amato”, ripete il ragazzo dall’infanzia difficile ma anche molto attiva. Dean vive a Birmingham con la madre Dawn, 41 anni, il padre Wayne, 43, e i fratelli Sophie, 15, e Lewis, 12. E ha ancora tanta voglia di guardare avanti.

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