Notre-Dame, per Vittorio Feltri i francesi sono stati dei «pirla»

17/04/2019 di Enzo Boldi

Con la classica voce fuori dal coro, ma neanche troppo scorrendo i vari commenti pubblicati sui social dal tardo pomeriggio di lunedì, Vittorio Feltri ha analizzato la gestione dei soccorsi francesi durante l’incendio che ha devastato – fortunatamente senza provocare vittime – la cattedrale parigina di Notre Dame. Secondo il direttore di Libero, il comportamento dei transalpini riabilita quello degli italiani che, in queste situazioni di emergenza, non si comportano male come loro.

«Lunedì Notre Dame è stata distrutta dalle fiamme a Parigi, non a Reggio Calabria, e così abbiamo scoperto, senza ammetterlo, che i francesi sono più pirla di noi – scrive Vittorio Feltri nel suo editoriale di mercoledì 17 aprile -. Pensate, disponevano di un monumento medievale meraviglioso, un mito, e allorché ha preso fuoco nessuno se n’è accorto in tempo ed è finito in cenere. Gli allarmi tecnologici non c’erano e se c’erano dormivano. I pompieri sono arrivati sul posto del rogo dopo mezz’ora».

Notre Dame e i ritardi nei soccorsi secondo Vittorio Feltri

L’incendio di Notre Dame ha messo d’accordo tutti i politici francesi che hanno interrotto (a tempo determinato) le loro campagne elettorali in vista delle elezioni europee del 26 maggio. E anche su questo Vittorio Feltri scova le differenze tra Italia e Francia. «Fosse successo a Milano o a Roma i politici si prenderebbero a pugni rimbalzandosi le responsabilità – prosegue nel suo commento su Libero -. I giornali gronderebbero indignazione, accuserebbero Salvini e Di Maio, la protezione civile e le forze dell’ordine». Poi si immagina talk show, interrogazioni parlamentari, diatribe tra Papa Francesco e Mattarella.

Il tafazzismo italiano

Insomma, il mercato della frutta e della verdura classico italiano che, come da tradizione quando succedono fatti gravi, coinvolge chi urla di più. E Vittorio Feltri dopo l’incendio di Notre Dame critica l’eventuale comportamento autolesionista italiano, qualora l’evento fosse accaduto nel Bel Paese: «I cugini d’Oltralpe non mi pare si diano martellate sui testicoli; danno la colpa al caso, alla sfiga, senza massacrare Macron che pure qualche calcio nei glutei lo meriterebbe». Cosa che, invece, in Italia sarebbe avvenuta

 

(ANSA/MOURAD BALTI + Judith White/ZUMA Wire)

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