I soldati contro Matteo Salvini: «Ingerenza gravissima, non prendiamo ordini da lui»

Quando Matteo Salvini ha diffuso la circolare con cui si rivolge a Guardia di Finanza, Stato Maggiore della Difesa e Guardia Costiera di impedire l’ingresso nei porti italiani a tutte le navi che hanno soccorso migranti in acqua non nazionali, probabilmente non si aspettava l’insurrezione proprio dei soldati. I soldati si dicono «scioccati e indignati per un’ingerenza che non ha precedenti».

I soldati contro Matteo Salvini: «Ingerenza gravissima, non prendiamo ordini da lui»

I vertici delle forze armate arrivano ad invocare un intervento del Capo dello Stato a guida del consiglio supremo di Difesa. E Mattarella infatti ad essere il capo a cui obbedire in ultimo, e non di certo Salvini. «Noi non dipendiamo da lui e soprattutto non abbiamo mai preso ordini dal ministro dell’Interno» dicono i generali aggiungendo «siamo in democrazia, non in un regime totalitario e dunque i soldati prendono disposizioni dai ministri cui dipendono». Il vicepremier leghista però si dice sereno: «Siamo tranquillissimi perché il Viminale è la massima autorità per la sicurezza interna. Quindi la direttiva è doverosa oltre che legittima!.

Anche a Palazzo Chigi sarebbero d’accordo con i vertici militari. Giuseppe Conte sarebbe esasperato dalle continue provocazioni di Salvini, e dice che «porti aperti sì o no, è una semplificazione bellissima per il pubblico, ma chi la segue può scoprire che la politica italiana sull’immigrazione è molto più complessa». Critico anche lo stesso Luigi Di Maio, che aveva commentato a stretto giro la direttiva sottolineando che non era risolutiva. «Se abbiamo il problema di 800 mila migranti in Italia di certo non li fermi con una direttiva» ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle, « Se vogliamo aiutare l’Italia, molliamo i Paesi che non accolgono i migranti invece di allearci con loro, da Orbán in giù».

(Credits immagine di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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