Buffagni svela l’esistenza di un’intelligence M5S che monitora parlamentari e membri del governo

L’improvvida sventura. Durante un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Stefano Buffagni – che di lavoro fa niente meno che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri – ha rivelato l’esistenza di una presunta intelligence M5S che veglia, vigila e controlla sui lavori e la vita di parlamentari, membri del governo, ministri e soggetti che hanno a che fare con le varie istituzioni. Il tutto per difendere il Movimento 5 Stelle dall’accusa di aver preparato un dossier nei confronti del ministro dell’Economia e delle Finanza Giovanni Tria.

«Dev’essere chiaro – ha detto Stefano Buffagni nel corso di un colloquio con Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera – che noi non abbiamo l’abitudine, nelle vicende politiche, di attaccare i familiari dei nostri interlocutori. Insomma, per capirci: certe brutte cose non sono uscite dall’intelligence M5S». Una confessione improvvida, nel tentativo di negare qualsiasi coinvolgimento pentastellato attorno alle voci di un presunto coinvolgimento in un altrettanto presunto dossier preparato nei confronti del ministro dell’Economia, sempre più distante dai piani del governo per la sua politica attendista, che poi è tipica di qualsiasi capo del Mef della storia della Repubblica italiana.

L’intelligence M5S svelata da Buffagni

I timori di un’intelligence M5S, che al netto del fascino cinematografico non potrebbe essere consentita all’interno di un Parlamento e delle Istituzioni, arrivano anche dal fronte del Carroccio. Il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, ha ammesso – secondo quanto riportato da Il Giornale – che il Movimento 5 Stelle «ha dossier su tutti i rappresentanti della Lega». Ovviamente, adesso, i pentastellati hanno smentito l’esistenza di qualsiasi forma di controllo e monitoraggio, anche se le parole di Buffagni hanno squarciato il velo sulla questione.

L’affaire Tria e la vita privata del ministro

La pietra dello scandalo, che ha portato il sottosegretario pentastellato a rilasciare quell’improvvida dichiarazione, è tutto quello che in questi giorni sta ruotando attorno al ministro Giovanni Tria e a un suo presunto conflitto d’interessi con la sua consigliera Claudia Bugno che, secondo il Movimento 5 Stelle è colei che intralcia molti dei provvedimenti cari a loro.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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