Milano, il primo a chiedere il reddito di cittadinanza è un disoccupato di origini marocchine

06/03/2019 di Enzo Boldi

Giovedì 6 marzo è il Rdc day, il giorno in cui si è aperta ufficialmente la possibilità di fare richiesta per il reddito di cittadinanza. In molti si sono presentati ai Caf, alle Poste o si sono collegati sul sito ufficiale dedicato al provvedimento targato Movimento 5 Stelle per compilare i moduli e consegnarli insieme a tutta la documentazione necessaria. A Milano il primo a varcare la soglia del Centro di assistenza fiscale della Camera del Lavoro è stato un cittadino di origini marocchine al momento disoccupato.

Mustapha Aarboubi ha 56 anni e vive in Italia dal lontano 1989. A Repubblica Tv ha raccontato la sua storia e cosa l’ha spinto a inoltrare la richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza. Ha tre figli, ma la sua famiglia vive in Marocco e la prima cosa che farà, quando otterrà il sussidio da parte dello Stato, sarà mandare una parte di quei soldi a casa per aiutarli. Poi penserà a se stesso. Il suo obiettivo è lasciare il dormitorio in cui vive da qualche tempo e trovare una piccola casa in affitto.

La storia di Mustapha Aarboubi, il primo a presentare la richiesta per il reddito

«Ho tre figli ma tutta la mia famiglia è in Marocco, ho attraversato un periodo difficile e oggi vivo in un dormitorio. Sono pronto ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, ho bisogno di lavorare – spiega ai microfoni di Repubblica Tv Mustapha Aarboubi -. Manderò qualcosa a casa, e poi proverò a trovarmi un appartamento in affitto». L’uomo si è presentato agli sportelli del Caf della Camera del lavoro di Milano con i moduli stampati dal sito dell’Inps e ora spera che la sua situazione possa migliorare.

Il reddito di cittadinanza per trovare un lavoro

«Prima facevo il metalmeccanico, ora non ho un lavoro, ho cercato qualsiasi tipo di occupazione. Ho fatto richieste ovunque, ma non ho mai ricevute risposte. Per questo ho fatto la domanda per il reddito di cittadinanza. Conosco tutti i requisiti per richiederlo e li ho – prosegue l’uomo -. Io voglio trovare un lavoro, non voglio accontentarmi di quei 780 euro dello Stato».

(foto di copertina: da video di Repubblica Tv)

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