Recanati, Matteo Salvini: «Due morti per uno st***o a spasso»

04/03/2019 di Enzo Boldi

Il caso di cronaca che arriva da Recanati ha provocato la reazione ferma da parte di Matteo Salvini. Nella sua conferenza stampa alla Camera dei deputati, il ministro dell’Interno non ha usato mezze parole per definire l’uomo ubriaco che, per fuggire da un incidente che aveva provocato poco prima, ha sbandato andando a centrare un’automobile che proveniva dalla direzione opposta. Il bilancio è di due morti (i genitori) e i due figli che viaggiano sui sedili posteriori feriti, ma non in pericolo di vita. L’uomo era stato coinvolto in un sequestro di 250 chilogrammi di droga.

«Un papà e una mamma erano alla guida della macchina nel posto e nel momento sbagliato, hanno incrociato lo stronzo sbagliato, tossico, ubriaco, senza patente, mi domando cosa ci facesse a spasso, che reato si deve fare per finire in galera? Era coinvolto nel sequestro di 225 chili di droga e questo stronzo era a spasso. Non è possibile», ha tuonato Matteo Salvini nel corso della sua conferenza stampa alla Camera dei deputati.

Recanati, l’omicida diventa uno «stronzo»

«Qualcuno deve farsi un serio esame di coscienza perché due bimbi hanno perso mamma e papà perché uno guidava ubriaco, tossico, senza patente e assicurazione. Non è possibile, e a me prudono le mani». Il ministro dell’Interno spiega come non sia possibile che quell’uomo fosse in libertà dopo i fatti che gli erano stati contestati e, secondo lui, questi fatti non accadranno più perché sono in programma grandi novità.

Il ddl sulla droga proposto dalla Lega

Il fatto di cronaca di Recanati è diventato il volano per lanciare un nuovo ddl sulla droga a stampo leghista. «Non esiste modica quantità. Ti becco a spacciare, vai in galera – prosegue Matteo Salvini -. Bisogna stroncare lo spaccio. Questa proposta di legge assicura che gli spacciatori siano in galera. Le pene detentive passano da un minimo di tre ad un massimo di 6 anni e multe da minimo cinquemila, massimo trentamila euro. Si prevede il sequestro dell’autoveicolo e il sequestro della patente. I venditori di morte devono scomparire dalla faccia della terra».

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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