Il diktat di Grillo e Di Battista a Di Maio: «Se dice sì alla Tav lo sfiduciamo»

28/02/2019 di Redazione

Beppe Grillo e Alessandro Di Battista sarebbero pronti anche a sfiduciare pubblicamente Luigi Di Maio, nel caso in cui il Movimento 5 Stelle dovesse dire sì alla Tav Torino-Lione. È quanto racconta oggi il quotidiano La Stampa (articolo di Ilario Lombardo) evidenziando le diverse sensibilità interne al M5S sull’opera ferroviaria e i tentennamenti dei vertici rispetto alle posizioni della Lega, decisamente favorevole al proseguimento dei lavori. «Se vi permettete di dire Sì, io esco un minuto dopo e mi dissocio», avrebbe detto Di Battista affrontando la questione in una riunione proprio con Di Maio e altri membri dello staff. L’ex deputato non avrebbe dubbi su come affrontare il nodo Tav, deciso a non ripetere i passi indietro già fatti come sul gasdotto Tap, mentre il capo politico e vicepremier sarebbe tormentato dagli interrogativi.

Il veto di Grillo e Di Battista sulla Tav, rischio sfiducia per Di Maio

Un chiaro veto in questi giorni sarebbe arrivato anche da Beppe Grillo. La Stampa racconta che il comico genovese a Di Maio ha ricordato che la prima parola pronunciata sulla Torino-Lione dev’essere anche l’ultima. Il cofondatore del Movimento sarebbe perfino pronto, come Di Battista tra l’altro, a pubblicare un post sui social dopo l’eventuale Sì all’opera. Di Maio conosce bene il rischio. L’isolamento sarebbe più pericoloso, per la sua leadership e per l’unità del M5S, di qualsiasi sconfitta elettorale. Ma ovviamente c’è anche un problema di consenso. «Dire di no ci fa perdere i voti del Nord. Di questo dobbiamo essere tutti consapevoli, prima di dare l’ultima parola», avrebbe detto il capo politico in questi giorni. «Fa nulla il consenso, su questo non possiamo cedere», è il ragionamento di Grillo. Il nodo è ancora irrisolto.

Share this article