Napoli, aggressione razzista con spay urticante. «Io, accerchiato da una baby gang perché nero»

21/02/2019 di Redazione

Un’aggressione razzista a Napoli. Yacoubou Ibrahim, un 51enne del Benin che vive in Italia da 28 anni e lavora alla Asl della città partenopea come mediatore culturale è stato aggredito da una baby gang con insulti razzisti e spray urticante negli occhi. L’episodio è stato raccontato a Repubblica. Ibrahim ha spiegato di essere stato avvicinato nel quartiere Sanità. «Stavo tornando a casa con la busta della spesa in mano», ha detto il 51enne.

Napoli, aggressione razzista: 51enne accerchiato e insultato perché nero

«Li ho visti da lontano, non era la prima volta che mi infastidivano. Allora ho cercato di seminarli. Mi sono infilato in un vicolo ma quando sono uscito nella piazza me li sono ritrovati vicini e ho capito che mi avevano seguito. Mi hanno accerchiato, spruzzato spray urticante direttamente negli occhi ed io non sono riuscito a reggermi in piedi. Sono caduto come un pezzo di legno, ho perso tutta la forza, non capivo più niente, non vedevo più nulla. Sentivo loro che continuavano a ridere e a ronzarmi intorno con i motorini».

Stanto a quanto riferito da Ibrahim, non è la prima volta che viene aggredito. «Sei mesi fa volevano togliermi il cappello. Mi hanno inseguito con una scopa e mi hanno lanciato una busta di spazzatura in faccia». «Ho cercato di dimenticare, non ho dato peso alla cosa ma sentivo che qualcosa stava cambiando, c’è un clima di odio. Io islamico, mia moglie atea, le mie figlie nate a Napoli, italiane al cento per cento. Il ministro Salvini non può cacciarci nemmeno se lo vuole. È questa la vera integrazione, il resto solo solo aride mosse politiche».

(Foto di copertina da archivio Ansa: in momento di una manifestazione davanti alla Prefettura di Napoli per dire no al razzismo, 8 febbraio 2018. Credit immagine: ANSA / CESARE ABBATE)

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