Tiziano Renzi posta su Facebook dagli arresti domiciliari. Può farlo?

La notizia degli ultimi minuti è il post su Facebook di Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio che – con uno stile molto posato e degno della comunicazione del figlio – ha voluto esternare le proprie sensazioni in questo momento così difficile. Anche perché, come lui stesso ha affermato, in queste ore stanno emergendo sui media nazionali soltanto le tesi dell’accusa e non quelle della difesa. Ha voluto innanzitutto ringraziare le persone che hanno fatto sentire la loro vicinanza alla famiglia di Rignano sull’Arno e ha voluto chiarire che, prima o poi, la verità verrà fuori.

Tiziano Renzi e il post su Facebook

Il tema affrontato da Tiziano Renzi è molto semplice: «Qualcuno vuole fare il processo sui media – dice -. Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza. Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero. Noi non stiamo scappando: chiediamo solo di essere giudicati. Quando arriveremo a sentenza, vedremo quali titoloni ci saranno sui giornali. L’avviso di garanzia apre i giornali per settimane, la notizia di archiviazione va nei trafiletti: ci sono già passato più volte.

Per adesso vi dico grazie. E stacco Facebook finché non uscirò di qui».

Tiziano Renzi può usare Facebook dai domiciliari?

La questione che si pone all’attenzione delle persone che stanno commentando il suo post sui social network è: può una persona agli arresti domiciliari utilizzare Facebook? Tiziano Renzi lo chiarisce subito: «un semplice messaggio, visto che mi è consentito». Salvo, più avanti, dire che – dopo questa sua esternazione pubblica – staccherà Facebook.

In realtà, ci sono più sentenze della Cassazione (una di queste nel 2017) che dicono che non si potrebbe. La giurisprudenza, infatti, è orientata nel senso di consentire a chi è agli arresti domiciliari di utilizzare Internet, ma non i social come ad esempio Facebook, mettendosi così in contatto con altre persone. In alcuni casi, la misura degli arresti domiciliari è stata addirittura convertita in detenzione in carcere per chi aveva utilizzato i social network.

Tuttavia, la premessa fatta da Tiziano Renzi spinge a credere che l’utilizzo di Facebook per realizzare un ultimo post sia stato consentito. E il fatto che abbia successivamente specificato che non lo utilizzerà più, potrebbe rientrare nella circostanza di cui sopra. Giornalettismo ha provato a contattare lo studio dell’avvocato Federico Bagattini e del suo team composto da Marco Miccinesi e Francesco Pistonesi, ma non ha ricevuto risposte in merito alla questione che avrebbe avuto intenzione di sollevare.

FOTO: ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

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