Chiusure domenicali: la legge è tutta da rivedere

Troppe modifiche al testo originario, meglio ripartire da capo. La legge sulle chiusure domenicali va ripresa dall’inizio alla fine. La commissione ha accolto la richiesta presentata da Pd e Forza Italiani ricominciare con le audizioni delle associazioni di categoria per rivedere il testo sulle aperture domenicali e festive dei negozi. La conferma di Barbara Saltamartini, presidente della commissione autorità produttive della Camera: «Si riaprirà la discussione. Il testo di sintesi presentato si discosta molto dalle sette diverse proposte di legge depositate».

Chiusure domenicali, si ricomincia da capo

Andrea Dara, relatore della legge che riassumeva al suo interno le sette proposte, ammette che ormai «il testo è cambiato». Ora si riparte: «È necessario risentire le Associazioni coinvolte, quindi si faranno nuove audizioni – continua il leghista – Confermo che sono disponibile a cogliere tutte le proposte, avevo sempre detto che il testo era reversibile».

Oggi quindi la conferma da parte di Barbara Saltamartini: il testo verrà ridiscusso, in modo da avere una proposta di legge coerente e che vada incontro ai bisogni dei lavoratori. «Obiettivo è arrivare a una soluzione di buonsenso» ha spiegato Saltamartini. La presidente della Commissione sottolinea però che è necessario cambiare approccio e sopratutto metodo:  «Vorrei vedere dei dati realistici» ha dichiarato, spiegando che «sulla perdita dei posti di lavoro, per esempio, non lo sono stati o almeno ho visto dei conti che non tornano». Altro nodo da sciogliere è il commercio on line: «Noi avevamo chiesto, già mesi fa, quando iniziarono le audizioni che le associazioni ci facesse delle richieste – ha detto Saltamartini – Non sono arrivate. Riproponiamo la domanda».

Dal «gioco dell’oca» fino al «passo del gambero»

I lavoratori che avevano sperato nelle dichiarazioni fatte da Luigi Di Maio dovranno quindi avere un po’ di pazienza. Il prossimo, anzi il primo passo, ora sarà quello di creare una Commissione al ministero del Lavoro che analizzerà il tema contrattuale. Questo dialogando attivamente con le diverse categorie, e si spera anche con i lavoratori, poiché la loro «è l’unica voce che manca nelle audizioni», sostiene Francesco Iacovone, dei Cobas che paragona la riapertura dei lavori al «gioco dell’oca», dove il governo continua a tornare sul punto di partenza. Molto critico anche Andrea Mazziotti, di +Europa, che accusa il governo di aver fatto «un ridicolo passo del gambero» dopo «tanti proclami». «Ora speriamo che le varie associazioni che saranno sentite dicano chiaramente alla maggioranza che questa legge è un’assurdità e la convincano ad accantonarla per sempre» ha aggiunto Mazziotti.

(credits immagine di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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