Lezzi-Cottarelli, è scontro sulle clausole di salvaguardia: «Lei sta scherzando» | VIDEO

06/02/2019 di Redazione

Due cose ritornano in mente: il «questo lo dice lei» sdoganato da Laura Castelli nei confronti di Pier Carlo Padoan e la colpa da attribuire ai «governi precedenti» che invece è un copyright di Barbara Lezzi. Nel corso della serata di ieri, nella puntata di DiMartedì, è andato in scena un contrasto Lezzi-Cottarelli dai toni piuttosto accesi, che tuttavia l’economista direttore Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani ha saputo incassare con il sorriso.

Lezzi-Cottarelli, lo scontro a DiMartedì

Oggetto del contendere erano le clausole di salvaguardia inserite dal governo Lega-M5S all’interno della manovra economica. Sostanzialmente, la Lezzi sosteneva che queste ultime fossero già presenti con il governo precedente e che, pertanto, il ministero dell’Economia non aveva fatto altro che confermarle.

Tuttavia, Carlo Cottarelli – alla presenza di un Giovanni Floris in evidente difficoltà – ha affermato che la natura delle clausole di salvaguardia inserite nei bilanci successivi dai governi precedenti era molto diversa rispetto a quella che sta dietro alla logica pensata da Lega e Movimento 5 Stelle: «Io ho detto che le clausole dei governi precedenti – ha affermato Cottarelli – servivano a ridurre il deficit, le vostre sono necessarie perché altrimenti il deficit aumenta. Sono di natura completamente diversa».

Lezzi-Cottarelli, le risate e il deficit

Barbara Lezzi prima sembra ascoltare distrattamente le parole dell’economista. Tuttavia, quando viene tirato in ballo l’aumento del deficit, sgrana gli occhi e attacca: «Ma lei sta scherzando?». E la sua risposta viene coperta dagli applausi del pubblico in studio. Da questo momento in poi, è tutto uno scambiarsi risatine (Cottarelli) e risposte piccate (Lezzi): «Le clausole si sono create, si sono fermate, si sono aperte» – ha ribadito il ministro per il Sud. Cottarelli fa notare come questo discorso non abbia alcun senso e chiude con un colpo da ko: «Il deficit continuerà ad aumentare quest’anno. Se il prossimo anno l’approccio sarà questo, allora tornerà ad aumentare lo spread».

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