Vogliono il ritiro dall’Afghanistan, ma non lo hanno detto a Moavero

28/01/2019 di Redazione

C’è ancora un contingente italiano in Afghanistan ed è abbastanza numeroso. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta avrebbe affermato che il governo sta mettendo allo studio un piano per il ritiro dei nostri soldati entro un anno a partire da questa data. Azione che, evidentemente, non è stata comunicata al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che si è detto sorpreso dalle dichiarazioni della collega di esecutivo.

Moavero a sorpresa: «Il ritiro dei militari dall’Afghanistan? Non lo sapevo»

Moavero, in questo momento, si trova in visita a Gerusalemme: «Lo apprendo adesso che lo avrebbe detto oggi. Non ne ha parlato con me – ha dichiarato Moavero -. Non appena torno a Roma o non appena dovessi sentire il ministro Trenta, ne riparleremo». Mancata comunicazione o ennesimo punto di frizione all’interno del governo? Nelle prossime ore, senz’altro, i titolari dei rispettivi dicasteri riusciranno a essere più chiari sulla vicenda.

Il contingente italiano in Afghanistan

Anche perché non si tratta di un impegno da poco. Il contingente italiano in Afghanistan, seguito effettivamente dal ministero della Difesa, consiste in un massimo di 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, suddivisi tra personale con sede a Kabul e contingente militare italiano dislocato ad Herat presso il TAAC-W. Il ritiro delle truppe farebbe tirare chiaramente un sospiro di sollievo alle famiglie delle persone che stanno operando in quell’area strategica.

I compiti dell’esercito italiano in Afghanistan sono sempre stati cruciali per lo sviluppo delle operazioni militari a guida statunitense. Tuttavia, la questione del ritiro delle truppe è sempre stata sollevata da diverso tempo. Una guerra che, a oltre quindici anni dal suo inizio, non è mai effettivamente terminata.

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