Di Maio e Di Battista dettano la linea: «Sì del M5S all’autorizzazione a procedere contro Salvini»

Crisi aperta, ma non troppo. Il Movimento 5 Stelle prova a tenere due piedi in una scarpa sul caso di Matteo Salvini. Nella giornata di giovedì era emersa l’intenzione, da parte del tribunale dei ministri, di chiedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno sul caso della nave Diciotti bloccata nel porto di Catania a fine agosto. Spetterà al Senato decidere se Salvini potrà essere processato, attraverso il voto dei colleghi parlamentari. E il M5S, alleato di governo della Lega, ha deciso di esprimersi per il sì.

Autorizzazione a procedere, il M5S si schiera per il sì

La linea è stata dettata rispettivamente da Alessandro Di Battista e da Luigi Di Maio nelle ospitate televisive della domenica. Il primo lo ha ricordato a Domenica Live, il programma di Barbara D’Urso, il secondo lo ha ribadito a La7, negli studi della trasmissione di Massimo Giletti Non è l’Arena. Le parole di Di Maio, tuttavia, non vogliono far sbilanciare il suo partito verso una posizione troppo netta, dal momento che – se Salvini dovesse andare a processo – il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto a testimoniare che quella sulla Diciotti fu una decisione presa collegialmente dal governo.

«Salvini ha detto ‘io mi voglio far processare’ – dice in sostanza Di Maio -, quindi il M5S non gli farà un dispetto e voterà sì alla richiesta di autorizzazione a procedere. E al processo sarò il primo a dire che fu una decisione del governo. Si sta provando a scardinare il M5S dalla Lega e far cadere il governo, è il gioco che si fa ogni giorno».

Autorizzazione a procedere, qual è la situazione in Senato

Di Battista aveva detto alla D’Urso: «Salvini rinunci all’immunità, fermo restando che quell’azione sulla Diciotti è stata di tutto il governo. Se ci sarà un processo sul caso Diciotti verrà assolto. Dovrebbe rinunciare all’immunità e si risolve tutto. Io credo che un sacco di persone che vogliono contrastare politicamente Salvini gli stiano facendo un favore».

Il sì dei 5 Stelle all’autorizzazione a procedere cambia le carte in tavola sull’esito del voto in Senato. In questo momento, la maggioranza penta-leghista è formata da 171 unità. Con il venire meno dei senatori del M5S, la Lega e il gruppo misto possono contare su 64 voti contrari all’autorizzazione a procedere. Tuttavia, il ministro dell’Interno dovrebbe avere l’appoggio di Forza Italia e di Fratelli d’Italia (in tutto, 79 senatori). In tutto fa 143, in ogni caso sotto alla soglia della maggioranza assoluta necessaria in questi casi. Per Matteo Salvini si va verso il processo.ANSA/GIUSEPPE LAMI

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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