Il M5S ‘blocca’ la legittima difesa, il sospetto di Salvini e la Lega: «Ci vogliono tenere per le pa**e»

24/01/2019 di Redazione

A vedere le dirette Facebook tutto fila liscio, tra M5S e Lega. Ma nella sostanza l’alleanza di governo giallo-verde è fatta, come spesso accade, anche di sgambetti, bracci di ferro, agguati continui. L’ultima puntata della telenovela riguarda la legittima difesa, provvedimento assai caro al partito di Matteo Salvini che in questi giorni è stato rimandato dalla Camera al Senato per una terza lettura.

La partita M5S-Lega sulla legittima difesa, i sospetti di Salvini

Come racconta oggi il quotidiano Il Messaggero (articolo di Alberto Gentili) il ministro dell’Interno e i suoi sospettano che lo stop faccia parte di una strategia dei 5 Stelle per utilizzare il testo come merce di scambio. «I grillini – sono parole attribuite al leader leghista – vogliono utilizzare la legge sulla legittima difesa come merce di scambio. Rimandano il Senato per la terza lettura, in modo da poterci tenere per le palle sulla questione delle trivelle, quando il decreto Semplificazioni andrà alla Camera…».

Come ricostruisce Il Messaggero, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha fatto pervenire alla commissione Bilancio della Camera, guidata dal leghista Claudio Borghi, un parere vincolante in cui si sottolinea un «errore tecnico» nelle coperture: 98mila euro imputati al 2018 e non al 2019 nel testo già passato a Palazzo Madama. Si tratta di un piccolo errore che obbligherà la legittima difesa a tornare al Senato per il via libero definitiva. Ci sarà dunque un passaggio parlamentare ulteriore che causerà un ritardo di alcune settimane, e che ovviamente non comprometterà l’approvazione finale. Ma una fonte leghista rivela: «Probabilmente Di Maio ha fiutato il rischio che appena varata la legittima difesa, Matteo potrebbe staccare la spina. Ormai anche lui comincia a essere stufo di questi grillini… E per questo i 5 Stelle frenano la nostra legge».

(Foto di copertina da archivio Ansa: il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nell’aula del Senato durante un Question Time, 25 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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