La società di Bandersnatch esiste davvero, e sta assumendo

Che l’abbiate visto o meno, la trama di Bandersnatch è sulla bocca di tutti. Il primo episodio interattivo di Netflix realizzato per la serie Black Mirror è incentrato sulla storia di Stefan, che viene assunto dalla società Tuckersoft per sviluppare un videogioco, Bandersnatch. L’episodio è un film dove lo spettatore può intervenire sulla trama scegliendo diversi percorsi narrativi. Ma l’interazione tra il pubblico e lo sceneggiato non finisce con la conclusione della storia: Tuckersoft infatti esiste, e sta assumendo.

Tuckersoft sta assumendo, l’annuncio ufficiale dopo l’uscita di Bandersnatch

L’annuncio è apparso su diversi giornali gratuiti britannici e per le strade inglesi: si vede Mr. Tucker’s (Asim Chaudhry) e un testo che annuncia l’assunzione. « Sei un appassionato di videogiochi per computer? » si legge «Stiamo cercando nuovi designer con nuove idee a Tuckersoft. Abbiamo computer all’avanguardia, con 64kb di RAM, schede grafiche a 8 bit e un team di progettisti di giochi, guidato dal nostro visionario CEO e esperto di giochi, Mohan Tucker». L’annuncio rispecchia l’estetica anni ’80 che caratterizza l’episodio, ma non serve volare fino a Londra per recuperare l’annuncio, perché fortunatamente la tecnologia odierna è ben più avanzata di quella degli anni ’80 ed esiste il World Wide Web. Il sito di Tuckersoft sembra uscito da un altro decennio, e proprio per questo è ancora più divertente. 

Cliccando sull’opzione «lavori ed opportunità» si viene reindirizzati all’annuncio apparso sui giornali inglesi. Con un altro click si arriva, finalmente, all’offerta di lavoro.

Netflix alla ricerca di professionisti grazie a Bandersnatch

Niente videogame però. La pagina che si apre è quella di opportunità di carriera all’interno di Netflix. Le offerte di lavoro riguardano dagli ingegneri del software e delle prestazioni fino alla sicurezza del network. Le posizioni aperte riguardano diversi paesi, ma non l’Italia. L’unico paese europeo è l’Olanda, altrimenti c’è Singapore, California e Giappone. 

(Credits immagine di copertina: tuckersoft.net/Netflix) 

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