Un nuovo sequestro tira in ballo i Di Maio, stavolta a Marigliano

06/12/2018 di Redazione

Dopo la scoperta di abusi edilizi nel terreno di Mariglianella un nuovo sequestro tira in ballo la famiglia del vicepremier Luigi Di Maio. Stavolta a Marigliano, altro comune poco distante da Pomigliano d’Arco. E stavolta non c’entrano le aziende di famiglia come la vecchia Ardima Costruzioni e la più recente Ardima srl, di cui il leader M5S era socio al 50% con la sorella Rosalba, ma una società terza. Ne parla oggi Repubblica (articolo di Conchita Sannino).

Un altro sequestro tira in ballo i Di Maio, a Marigliano

Tutto è partito con una denuncia partita da Marigliano, che sarebbe stata già indirizzata ai pm della procura di Nola. Nel mirino ci sarebbe un cantiere nell’ex centro storico. L’oggetto dei lavori sarebbe una ristrutturazione con opere «non autorizzate»: un balcone allungato e coperto, e muri abbattuti. Difformità evidenti. Il nodo – spiega ancora Repubblica – è rappresentato ancora una volta non dal volume ma dalle ripetute «violazioni». In quel condominio da settimane sono al lavoro sia il padre di Di Maio, Antonio, che qualche giorno fa ha registrato un video in cui si assume tutte le responsabilità nella vicenda del lavoro nero e degli abusi edilizi, sia la sorella Rosalba, architetto, impegnata come direttore dei lavori. Antonio Di Maio sarebbe impegnato senza ruoli formali.

(Immagine di copertina da video pubblicato sulla pagina Facebook ‘Antonio Di Maio’)

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