Iginio Massari vince la causa: la recensione «vomitevole» è diffamatoria

Guai a chi tocca la sua crema. Lo sa bene la coppia che aveva definito la crema del maestro pasticciere Iginio Massari «vomitevole» su TripAdvisor. Dopo una lunga battaglia legale, finalmente il risarcimento, che verrà devoluto interamente ad una Onlus benefica.

Risarcimento per la recensione della crema: era diffamatoria

Aveva lasciato una recensione offensiva su Tripadvisor, e l’hanno pagata cara. Dopo una battaglia legale lunga 5 anni, il maestro pasticciere bresciano Iginio Massari ha ottenuto il suo risarcimento per il commento offensivo sul social. La coppia aveva scritto che «la sua crema è vomitevole», un parere che il tribunale ha considerato diffamatorio e non critico, e ha condannato i due, di cui non si conosce l’identità, a risarcire il pasticciere. «I social sono un valido strumento di comunicazione che consentono di raggiungere luoghi e persone lontane – ha scritto su Twitter Massari commentando la vittoria – attenzione tuttavia ai contenuti. Fiducia nella giustizia».

I commenti offensivi sui social sono, purtroppo, all’ordine del giorno per i personaggi pubblici, ma questa volta Iginio Massari, divenuto noto alle masse anche per il suo ruolo come giudice alla seconda edizione di Masterchef, non ha voluto lasciar correre. «Vivono pensando di poter buttare la cacca addosso agli altri, con intento diffamatorio disperdono in un attimo il lavoro di una vita» ha dichiarato difendendo la sua decisione di intraprendere una battaglia legale e non abbandonarla per 5 anni, sottolineando che «contro chi pensa di diffamare un impegno imprenditoriale il buonismo esagerato non serve a nulla».

Iginio Massari devolverà l’intera somma in beneficienza

Una battaglia legale che ha fatto completamente da solo perché, ha continuato, non ha ricevuto nessun «sostegno da parte del motore di ricerca: ma già dal primo passo la Polizia Postale aveva ravvisato la diffamazione. Alla fine il giudice mi ha chiesto una transazione che ho accettato». Il risarcimento è sembrata una pena sufficiente, ma l’importo è rimasto top secret.

«Ho voluto frenare chi ha esagerato, ma sarei stato più soddisfatto se non si fosse saputo – ha raccontato Massari- Ma essendo un processo penale, gli atti sono accessibili. E dopo il danno, ora c’è anche chi cerca clamore. Ma io resto qui, a lavorare». Un clamore che è però infondato:la somma ricevuta infatti non finirà nelle tasche di Massari, ma sarà interamente devoluta ad una Onlus per l’acquisto di diversi macchinari per l’Ospedale pediatrico di Brescia.

(Credits immagine di copertina: instagram iginio.massari)

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