Tria spera di non andare in recessione

04/12/2018 di Enzo Boldi

Io speriamo che me la cavo, uno dei film cult di Paolo Villaggio sembra essere la sintesi di quanto espresso questa mattina da Giovanni Tria al termine del Consiglio europeo su Economia e Finanza. Il Ministro ha utilizzato il termine «speranza» parlando del rischio – da scongiurare – che l’Italia ha di finire in recessione, richiamando anche all’ordine il governo che ora deve prendere delle scelte politiche. Reddito di cittadinanza e Quota 100, comunque, non sono in discussione nel testo della Manovra 2019.

«Accordo o non accordo vorrei che l’economia non andasse in recessione – ha detto Giovanni Tria ai cronisti al termine dell’Ecofin in programma questa mattina a Bruxelles –. Speriamo di non andare in recessione e di fare una manovra che ostacoli il rallentamento dell’economia». Una speranza dettata anche dai continui balletti attorno alla Legge di Bilancio 2019 bocciata dall’Unione Europea e adesso al centro di revisione da parte della maggioranza. L’obiettivo è quello di scendere sotto il 2,4% di deficit – cifra indicata nella prima bozza della Manovra -, con ripercussioni che potrebbero intaccare le promesse elettorali di Lega e Movimento 5 Stelle.

La speranza di Tria sulla Manovra e sul destino dell’Italia

La bocciatura da parte dell’Unione europea ha scoperto i nervi della Manovra italiana, ma il ministro dell’Economia – che comunque ha aperto le porte al dialogo – ha preso una netta posizione, richiamando il governo alla coesione: «Se vogliamo raggiungere qualche risultato sono necessari atti concreti. Stiamo valutando diverse opzioni che rimangono possibili fino a quando verranno valutati politicamente. Ora momento delle decisioni politiche, le soluzioni sono varie».

Reddito di cittadinanza e Quota 100 non sono a rischio

Ma Giovanni Tria è sicuro che i paletti fondamentali del contratto di governo non saranno vittime del nuovo testo della Manovra. «Il reddito di cittadinanza e quota 100 non sono in discussione – assicura il ministro dell’Economia -. I disegni di legge ancora non ci sono, sono state accantonate delle risorse per queste misure. Una valutazione attenta dei costi di queste misure sarà possibile solo quando ci saranno i ddl».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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