Matera, capitale europea della cultura 2019, non vuole più i turisti

04/12/2018 di Enzo Boldi

Prima i materani. La città dei sassi, capitale europea della cultura nel 2019, non vuole più turisti all’interno delle proprie mura. L’ha detto il sindaco Raffaello De Ruggiero nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano americano The New York Times, spiegando come l’afflusso di curiosi, con in mano macchine fotografiche per catturare le bellezze antiche di una delle cittadine con più appeal d’Italia – e non solo – stia facendo svanire l’anima della storia antica di Matera.

Una presa di posizione che ha lasciato sbigottito anche il giornalista americano del NYT, che ha più volte chiesto al sindaco di Matera di spiegare quelle sue parole. «Non vogliamo turisti. Non vogliamo essere occupati dai turisti – ha ribadito il primo cittadino Raffaello De Ruggiero -. Questa città ha un’anima preistorica e ce la stanno spengendo». Parole che vanno contro gli interessi stessi della prossima capitale europea della cultura che, grazie all’afflusso dei turisti, mantiene inalterata la propria anima. Almeno quella economica.

Matera non vuole più i turisti

O almeno questo dovrebbe essere il vanto di ogni primo cittadino. Al termine di ogni anno, infatti, ogni città fa i conti con il numero di turisti accorsi per visitare le proprie bellezze che – come testimoniato da Matera stessa, inserita tra i siti patrimonio mondiale dell’Unesco – richiamano continuamente un grande flusso di interesse che non si traduce solamente con un sovraffollamento delle strade. Il commercio, gli alberghi e i ristoranti, infatti, fanno i conti con il successo – a livello turistico – nel corso di ogni stagione.

Da patrimonio dell’umanità a patrimonio per pochi intimi

Discorso che dovrebbe valere per tutti, ma non per la capitale europea della cultura 2019 che, quindi, sembra volersi divincolare dai dettami economici derivanti dai turisti per mantenere inalterata la propria anima antica e preistorica. Eppure Matera, i suoi sassi, il suo borgo, la sua cucina tipica, i suoi vini e la sua cultura, sembra voler rimanere patrimonio esclusivo dei materani. O, almeno, questo è quel che vorrebbe il suo primo cittadino.

(foto di copertina: Archivio Ansa)

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