Quota 100, la riforma della Fornero, durerà solo tre anni

La notizia è stata riportata dal Sole 24 Ore e sembra un’ipotesi che ha iniziato pesantemente a circolare tra i banchi dell’esecutivo. Quota 100, una delle misure-bandiera di Matteo Salvini, rischia di trasformarsi nel caso più unico che raro di riforma a tempo. Precisamente, tre anni. In effetti, c’è la necessità di ridurre l’impatto economico sulla manovra che attualmente è di 6,7 miliardi.

Quota 100 a tempo: tre anni per sfruttarla

Non è un mistero che il governo voglia abbassare quel rapporto deficit/pil attualmente fissato al 2,4%. Lo stesso Matteo Salvini ha detto che il 2,4% non è la tavola dei dieci comandamenti, aprendo di fatto a una sua revisione per tranquillizzare l’Europa ed evitare una procedura d’infrazione che, allo stato attuale delle cose, sarebbe insostenibile.

Pertanto, la quota 100 varrebbe soltanto per i prossimi tre anni. I futuri pensionati, insomma, possono decidere se approfittarne (con un inevitabile taglio del proprio assegno) oppure se continuare a lavorare fino alle scadenze attualmente previste dalla legge Fornero. L’obiettivo, successivo ai tre anni di sperimentazione della quota 100, sarebbe quello di mandare in pensione tutti coloro che hanno accumulato, nel corso della loro carriera, 41 anni di contributi.

Ridurre quota 100, come chiede l’Europa

Una misura del genere ridurrebbe anche di un miliardo la cifra prevista in manovra per quota 100. Questa cifra risparmiata potrebbe essere destinata a investimenti, proprio come vuole l’Europa. Insomma, i 62 anni di età più i 38 di contributi per andare in pensione assomiglierà sempre di più a una sorta di promozione da Black Friday: o entro tre anni o mai più. Altrimenti, bisognerà smettere di lavorare dopo 41 anni di servizio. Venghino, siori, venghino.

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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