Laura Castelli contro un profilo satirico: «Denuncio chi lo ha aperto»

Qualcuno dovrebbe spiegare la differenza tra la sostituzione di persona e la satira. Già, perché la sottosegretaria all’Economia Laura Castelli ha deciso di denunciare un profilo satirico che palesemente vuole fare dell’ironia sulle ultime gaffe dell’esponente del Movimento 5 Stelle, senza la pretesa di sostituirsi alla sua persona per scopi più seri.

Laura Castelli, la denuncia del profilo fake

Eppure, nella giornata di oggi, Laura Castelli ha annunciato la sua intenzione di prendersela con chi ha ideato il suo profilo fake, prendendo in considerazione anche delle contromisure legali: «Il profilo twitter @lacastelli6s è assolutamente falso – ha affermato -. Provvederò immediatamente a segnalarlo alle autorità preposte, denunciando chi lo ha aperto facendolo passare come mio. Ciò che vi si scrive non corrisponde al mio pensiero».

E ci mancherebbe. Il claim del profilo Twitter è «Questo lo dice lei», che riprende palesemente la frase della Castelli pronunciata a Porta a Porta davanti a Pier Carlo Padoan. In più, si fanno riferimenti ripetuti alle ultimissime gaffe della sottosegretaria, senza contare che il profilo è decisamente recente e che cerca di cavalcare l’ondata di popolarità che proprio le recenti uscite della Castelli le ha conferito.

Gli altri casi di account satirici del governo

Ma la storia dei profili fake satirici sull’attuale governo affonda le sue radici molto lontano nel tempo. Da Luigi Di Mario (account fake del vicepremier del Movimento 5 Stelle) a Matteo Salvimi (che fa la parodia dell’altro vicepremier della Lega), passando per l’account fake di Luca Morisi (social media manager di Salvini) e del portavoce di Giuseppe Conte Rocco Casalino (Cocco Rasalino). Nessuno, per questo motivo, li ha mai scambiati per i veri personaggi in questione, riconoscendo la libertà di satira. Cosa che, evidentemente, a Laura Castelli non sembra andare giù.

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