Bologna, lei ha 91 anni ed è malata di Alzheimer: il marito la uccide e poi si suicida

27/11/2018 di Redazione

«Ti chiedo perdono» sono le parole che le forze dell’ordine hanno trovato in casa della coppia di anziani di Bologna, in via Montefiorino nei pressi dello Stadio Dall’Ara. Un uomo di 93 anni ha prima ucciso con un corpo contundente la moglie di 91, da tempo malata di Alzheimer. Poi ha aperto la finestra del suo appartamento e si è lanciato da lì, finendo il suo tragico volo su un marciapiede davanti al supermercato NaturaSì del capoluogo emiliano.

Omicidio-suicidio Bologna: cosa è successo

Una tragedia della solitudine e dell’impossibilità di andare avanti: l’uomo accudiva la moglie malata da tempo. Evidentemente, non ha retto emotivamente a quello che gli stava accadendo. Alcuni testimoni, tra cui il gestore del bar dove – di solito – l’anziano prendeva il caffè, affermano di aver notato un cambiamento negli ultimi giorni. L’uomo di 93 anni era più triste del solito, immerso nei suoi pensieri.

L’omicidio-suicidio di Bologna si è verificato intorno alle 6.30 di martedì 27 novembre 2019. L’uomo aveva predisposto tutto e aveva anche lasciato un biglietto con un messaggio di scuse alla figlia della coppia.

Omicidio-suicidio Bologna, il precedente a Roma

Non è la prima volta che casi del genere si verificano: nel 2017 Luigi Biasini, 79 anni e la moglie Mirella, di 81, sono stati trovati senza vita in via Damaso Cerquetti, nella zona residenziale di Monteverde, a Roma. Anche in questo caso, la donna era malata d’Alzheimer e la motivazione che ha spinto l’anziano a commettere il doppio tragico gesto era proprio l’impossibilità di sostenere una situazione familiare difficile.

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