Il ‘duello’ in tv a DiMartedì, Bruno Vespa a Davigo: «Lei ha le manette sul comodino»

21/11/2018 di Redazione

È un aspro botta e risposta quello andato in onda ieri sera in prima serata su La7 tra Bruno Vespa e Piercamillo Davigo. Il giornalista e il magistrato, ospiti di DiMartedì, sono stati protagonisti di un vivace dibattito su corruzione e sistema giudiziario. «Mentre mia nonna aveva Giovanni XIII sul comodino, qualcuno ha la foto del figlio, il dottor Davigo ha le manette. Lui si sveglia dicendo: ma oggi a chi tocca?», ha detto ad un certo punto il conduttore di Porta a Porta.

Il botta e risposta Vespa-Davigo su La7: «Lui dorme con le manette sul comodino»

«Quello che Vespa fa finta di non capire – è stata invece una delle frecciate di Davigo – è che il problema dell’Italia non è la criminalità comune, perché abbiamo per esempio il tasso di omicidi più basso d’Europa rispetto alla popolazione. I problemi sono due: il crimine organizzato e la devianza delle classi dirigenti. La criminalità dei colletti bianchi fa danni più grandi di quelli che fa un borseggiatore o un piccolo rapinatore. Non capire che il problema dell’Italia è la devianza delle classi dirigenti è un grave errore». Le repliche non sono mai tardate ad arrivare. «Di alcuni esponenti della classe dirigente, non della classe. Quella è la patologia. Lei parla della classe dirigente», ha risposto Vespa a Davigo. «Ma questi – l’ulteriore replica del magistrato – restano al loro posto fin quando non arrivano i magistrati a prenderli. Questo è il problema italiano. Nessuno li manda a casa prima». «Non sempre», la correzione di Vespa.

Il ‘duello’ è proseguito anche sul ruolo della stampa. Davigo ha affermato: «In Italia non c’è giornalismo di inchiesta se non in casi rarissimi. Di solito quello che viene scritto sui giornali è il riassunto di quello che avviene nelle aule di tribunale. Questa è un’anomalia perché altrove il circuito è rovesciato: i giornalisti fanno le inchieste e poi si fanno i processi sulle inchieste che hanno fatto i giornalisti». «Voi di mani Pulite – ha risposto Vespa – siete stati dei maestri. Era la regola: gli indagati sapevano dai giornali di esserlo. Ma quanti magistrati sono andati sotto processo per aver passato delle informazioni ai giornali? Nessuno. Quanti ufficiali di polizia giudiziaria sono stati indagati per aver passato informazioni ai giornali? Voi avete usato alla grande i giornali. I giornalisti giudiziari erano un tappeto. Voi passeggiavate nel corridoio del palazzo di Giustizia di Milano sui giornalisti, che per avere un’informazione facevano di tutto».

Il video

Ecco dal sito di La7 il video della puntata di DiMartedì con il botta e risposta Vespa-Davigo. Il giornalista e il magistrato hanno ‘duellato’ nella parte inziale del programma:

 

 

(Immagine di copertina da video di: DiMartedì / La7)

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