La restituzione degli stipendi dei parlamentari M5S si è fermata

31/10/2018 di Redazione

La restituzione da parte dei parlamentari di una quota dello stipendio è uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle. L’impegno sembra però essere oggi meno rigoroso. Come spiega oggi Repubblica (articolo di Annalisa Cuzzocrea) le restituzioni delle indennità e dei rimborsi sono ferme in questa legislatura:

Ce n’è stata una forfettaria in estate, poi più nulla. Solo i 300 euro da girare mensilmente a Rousseau. La necessità di non aprire altri fronti, ha forse rallentato la costruzione del nuovo sito su cui ogni parlamentare deve caricare i bonifici fatti al fondo per il microcredito (in attesa che si apra un conto corrente intermedio che riceva tutti i versamenti, da destinare ad altri progetti). «Dalla prossima settimana si parte con le restituzioni», assicura il tesoriere Sergio Battelli. Poi scherza, per esorcizzare quel che è avvenuto nella scorsa legislatura con i “furbetti del bonifico”: «Non faremo condoni!».

In effetti, che la restituzione dello stipendio si sia interrotta è evidente se si consulta il sito Tirendiconto, la piattaforma M5S attraverso la quale dal 2013 sono state pubblicate tutte le informazioni su indennità e rimborsi percepiti e restituiti  mensilmente da tutti i deputati e i senatori pentastellati, con tanto di dettaglio su diaria e spese generali e bonifici effettuati. Tutto è fermo alla scorsa legislatura. Non ci sono dati di nuove rendicontazioni.

(Foto da archivio Ansa: Luigi Di Maio in aula alla Camera durante la quarta votazione per eleggere il presidente dell’assemblea, 24 marzo 2018. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

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