La macabra ironia dei leghisti su Toninelli: «Cerca il ponte di Ognissanti perché dopo ci saranno i Morti»

22/10/2018 di Enzo Boldi

Un’ironia, macabra, sta accompagnando le tensioni (seppur nascoste come polvere sotto lo zerbino di casa) all’interno delle due forze politiche che guidano il nostro Paese. Da una parte la zona verde, quella della Lega; dall’altra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, finito nel mirino delle critiche – e del sarcasmo – dopo alcune uscite non proprio fortunate.

«Il ministro è in grande agitazione, ha mandato centinaia di ispettori a cercare in giro per l’Italia il Ponte di Ognissanti anche perché gli hanno detto che subito dopo ci saranno i Morti». Questo è il testo del messaggio Whatsapp che gira sui telefoni dei leghisti. Il retroscena è stato raccontato da Marco Cremonesi sul Corriere della Sera e mette in luce la poca stima che gli esponenti del Carroccio hanno di Danilo Toninelli. Una ferita aperta dalle recenti tensioni all’interno della maggioranza e deflagrata in torbida ironia.

Toninelli e l’ironia nera su Whatsapp

La scarsa tolleranza nei confronti delle figuracce fatte da Toninelli nel corso degli ultimi mesi era evidente fin da subito, dato che nessun esponente della Lega è mai corso in soccorso del Ministro dopo gli attacchi ricevuti per i suoi lapsus. E ora questo sarcasmo nero che richiama alla memoria il fatto di cronaca che ha contraddistinto l’ancor breve vita di questo governo: il crollo del Ponte Morandi di Genova.

Le tensioni tra i membri della maggioranza

Colpire Toninelli per colpire il Movimento 5 Stelle. Gli ultimi giorni hanno raccontato di una tangibile tensione tra Lega e M5S, con le accuse di «manine» e condoni inseriti qua e là all’interno dei vari decreti. I due rappresentanti dell’accordo politico pentaleghista hanno seppellito – di nuovo – le proprie asce (almeno pubblicamente), ma tra i deputati dei due partiti sembra che la guerra abbia superato già la fase embrionale. E i messaggi ironici nei confronti di un ministro della propria maggioranza sembrano esserne l’esempio più fulgido.

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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