La ‘lottizzazione’ del M5S con parenti, amici e riciclati ai Ministeri

15/10/2018 di Redazione

Amiciparenti o riciclati che hanno ottenuto grazie al Movimento 5 Stelle un incarico in un Ministero. Ne parla oggi il quotidiano Repubblica (articolo di Emanuele Lauria) evidenziando una contraddizione con quanto professato negli anni scorsi sulla selezione della classe dirigente dal movimento fondato da Beppe Grillo e oggi guidato da Luigi Di Maio. La lista si è pian piano allungata e riguarda in particolar modo persone vicine al vicepremier.

I parenti, amici e riciclati del M5S alla conquista dei Ministeri: una lista

Repubblica ricorda il caso di Enrico Esposito, di Acerra, poco distante da Pomigliano d’Arco, compagno di università di Di Maio, oggi al Ministero dello Sviluppo economico come vicecapo dell’ufficio legislativo. C’è poi Dario De Falco, amico del leader M5S dai tempi del liceo, già candidato a sindaco di Pomigliano, ora capo della segreteria del vicepremier a Palazzo Chigi. Stesso ruolo al Ministero del Lavoro per Assia Montanino, nel 2015 candidata per il M5S a Pomigliano d’Arco, che nel curriculum ha un tirocinio alla Camera. Al Mise c’è Anche Salvatore Barca, compagno della Montanino, come capo della segreteria del Ministro. Il capo della segreteria tecnica di Di Maio al Ministero dello Sviluppo Economico è invece Daniel De Vito, di Avellino. Montanino riceve un compenso di 70mila euro l’anno. Il doppio va a De Vito e Barca. Vicecapo di gabinetto del Ministro al Mise è poi un ex parlamentare, Giorgio Sorial, nella passata legislatura anche capogruppo alla Camera. A marzo non è riuscito a farsi eleggere.

 

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Nel gruppo degli amici del M5S con incarichi di primo piano – continua Repubblica – c’è anche un ex candidato alle Regionali, Francesco Vanin, in corsa in Friuli nel 2013, oggi consulente a 110mila euro. Altro parlamentare non rieletto è Bruno Marton, diventato capo della segreteria del sottosegretario Vito Crimi. Guadagna circa 73mila euro. È di Pomigliano d’Arco anche Rosa Vitanza, architetto scelto per il cda dell’Ente Ville Vesuviane e compagna di Antonio Malfi, parente ed ex assistente di Di Maio. Poi Valerio Tacchini, notaio delle votazioni sulla piattaforma Rousseau. Per lui è spuntato un posto nello staff del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. Infine, all’Assemblea Regionale Siciliana sono tornati due ex deputati 5 Stelle, chiamati come collaboratori nell’ufficio di presidenza del leader siciliano Giancarlo Cancelleri, coinvolti nel caso delle firme false a Palermo. Si tratta di Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca. Per loro ‘solo’ tremila euro al mese.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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