La prima mossa di Conte senza consultare Di Maio e Salvini: le nomine le decido io

17/09/2018 di Redazione

«Io ascolto sempre tutti volentieri, ma le nomine le decido io. L’ultima parola, anche sul commissario per Genova, sarebbe la mia». È il pensiero del presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi riportato dal Corriere della Sera, in un articolo di Alessandro Trocino, che spiega le tensioni al vertice del governo. Quella del giurista sarebbe la prima mossa fatta senza preventivamente consultare i due azionisti di maggioranza dell’esecutivo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. E, ovviamente, non è stata accolta positivamente dai partiti.

 

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Tensione nel governo, La mossa di Conte senza ascoltare Di Maio e Salvini sulle nomine

Conte sa bene che non ha molti margini di azione in autonomia, che è difficile effettuare scelte senza il consenso di M5S e Lega, ma ribadisce che spetta a lui l’ultima parola. Il braccio di ferro vede le due forze politiche da una parte, e dall’altra quello che qualcuno ha definito «il partito del presidente». Si tratta di un asse che dal presidente del Consiglio – spiega ancora il Corriere – passa attraverso ministri come Giovanni Tria ed Enzo Moavero Milanesi per arrivare direttamente alla presidenza della Repubblica, un’intesa che serverebbe a difendere l’Italia dalle posizioni estreme, che sono pericolose per la tenuta dei conti pubblici, per la stabilità degli assetti europei e per le alleanze tradizionali. Conte avrebbe deciso di imporsi dopo essersi sentito sotto attacco alla vigilia della nomina del commissario a Genova, vittima di un complotto per ridurlo a più miti consigli.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / FLAVIO LO SCALZO)

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