Repubblica descrive il ‘metodo Travaglio’: «Folgorato dal M5S e dalla Casaleggio»

Carlo Bonini, sul quotidiano La Repubblica, oggi ha attaccato quello che già Giuseppe D’Avanzo aveva definito il metodo Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano, infatti, si è scagliato contro il giornale di via Cristoforo Colombo per la sua inchiesta sul tweetstorm, avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2018, contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo il suo veto su Paolo Savona ministro dell’Economia e la successiva rinuncia al primo incarico da presidente del Consiglio per Giuseppe Conte.

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Il metodo Travaglio svelato da Repubblica

Il giornalista di Repubblica ha spiegato come questo attacco da parte di Marco Travaglio al proprio quotidiano sia assolutamente ingiustificato, dal momento che unisce nei suoi editoriali aspetti diversi della vicenda. Repubblica, infatti, non ha mai collegato direttamente – come ha lasciato intendere Travaglio ai suoi lettori – il tweetstorm contro Mattarella alla Russia di Vladimir Putin, ma ha sempre distinto le questioni.

Repubblica, scrive Bonini, ha sempre separato la storia dei bot russi svelata da Five Thirty Eight e quella dello shitstorm nei confronti di Mattarella, per il quale la procura di Roma ha aperto un fascicolo. Eppure, Marco Travaglio avrebbe «mescolato titoli e ritagli di giornali diversi su due storie diverse. Una manipolazione necessaria al sabba di pernacchie che deve convincere che questo giornale ha prima pubblicato falsi, si è quindi autosmentito e, di fatto, partecipa a una campagna liberticida contro la rete per ossequio codino a Mattarella».

Il metodo Travaglio per la descrizione dell’inchiesta sul tweetstorm contro Mattarella

Carlo Bonini ha inserito questa disamina nella descrizione del metodo Travaglio, quello che tende cioè – secondo La Repubblica – a prendere un fatto controverso e a porre davanti al lettore una serie di dubbi in merito, alimentando la sua rabbia nei confronti della malapolitica. In questo caso, il gioco di Travaglio – sempre secondo Bonini – sarebbe a tutto vantaggio del Movimento 5 Stelle, dal quale il direttore del Fatto Quotidiano è rimasto folgorato, così come sarebbe rimasto colpito dal lavoro della Casaleggio Associati. Accuse pesantissime che, ne siamo sicuri, troveranno una pronta risposta sulla colonnina di destra del Fatto Quotidiano.

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