La ministra Grillo ribadisce il concetto: «I no vax? Una minoranza irragionevole»

12/07/2018 di Redazione

La ministra della Salute Giulia Grillo prende le distanze dal movimento no vax contrario alle vaccinazioni obbligatorie previste per gli allievi che si iscrivono a scuola, lo scorso anno estese da 4 a 10 dalla legge Lorenzin. La scorsa settimana, in una conferenza stampa dedicata proprio al tema dei vaccini obbligatori in vista dell’apertura dell’anno scolastico 2018/2019, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha annunciato che aspetta un bambino e che lo farà vaccinare. Ora, in un’intervista rilasciata a Vanity Fair definisce chi si oppone alle immunizzazioni una «minoranza» che esprime posizioni che «non hanno nulla a che vedere con quello che è la ragionevolezza».

La ministra della Salute Grillo: «Non siamo no vax»

Con una circolare la ministra della Salute ha stabilito che dal prossimo anno basterà un’autocertificazione dei genitori sulle vaccinazioni effettuate per iscriversi a scuola. I no vax si aspettavano una presa di posizione più netta, mentre i pro vax hanno giudicato la scelta una sorta di condono per chi non vaccina i figli. Lei risponde:

«Il fatto che si lamentino, da una parte e dall’altra, vuol dire solo che o hanno ragione tutti, o hanno torto tutti. Per rispondere ai no vax, consiglierei loro di rileggere bene il nostro programma, non c’è scritto né che siamo no vax, né che avremmo cancellato qualunque tipo di obbligatorietà. Nessuno ha mai detto ‘fai quello che vuoi con i vaccini’. Agli altri ricordo che l’autocertificazione è un atto amministrativo per cui si rischia il carcere dichiarando il falso, non solo: è stata usata durante tutto lo scorso anno scolastico».

«Una minoranza con posizioni per nulla ragionevoli»

La ministra ribadisce anche che suo figlio farà tutte le dieci vaccinazioni previste dalla legge:

«Certo. Ma non perché sono obbligatorie, piuttosto perché le malattie verso cui ti immunizzano sono molto pericolose. E lo sono da sempre: nessuno ricorda mai che anche prima c’erano i vaccini obbligatori, meno, ma c’erano. I no vax sono una minoranza, che ha una resistenza molto forte e secondo me non la puoi superare in niente, sono convinzioni ideologiche. Ma la maggior parte delle persone che non ha vaccinato non lo ha fatto perché pensava che i vaccini non servissero più: possiamo recuperarli, con un’informazione più efficace».

E poi, sulle posizioni antivacciniste nel Movimento 5 Stelle:

«Il Movimento è una comunità molto grande e dentro ci sono posizioni che sono più estreme e che non hanno nulla a che vedere con quello che è la ragionevolezza e il buon senso. Io ho sempre detto che la scienza è una cosa e il tema dell’obbligatorietà e della raccomandazione è un’altra. Tu puoi essere tranquillamente allineato con la scienza e dire ‘voglio raggiungere quell’obbiettivo attraverso uno strumento che sia il meno obbligatorio possibile’».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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