La Lega non vuole che i migranti assistano gli anziani per il caldo. «Razzismo al contrario»

09/07/2018 di Redazione

La Lega non vuole che i migranti assistano gli anziani. Il Carroccio ha espresso a chiare lettere la propria contrarietà a Genova, protestando per l’inserimento degli stranieri nella task force di volontari che aiuteranno le persone anziane a limitare i problemi per il caldo. Il progetto ‘Aiuto anch’io!’ (che ha ottenuto l’ok con una delibera della sessa giunta Bucci di centrodestra in nome dello slogan ‘Prima gli italiani’) prevede l’inclusione di richiedenti asilo come supporto ai volontari delle associazioni coinvolte nel piano anti-caldo del Comune e della Asl 3 genovese. Il partito di Matteo Salvini è passato all’attacco.

Genova, migranti e supporto agli anziani: Lega contro il progetto di Comune e Asl

La consigliera comunale leghista Francesca Corso ha dichiarato: «Non possiamo lasciare in balia di presunti profughi, dei quali non sappiamo nulla, i nostri anziani soli. Finché non viene riconosciuto lo status di rifugiato e non c’è la conseguente identificazione, è un grosso rischio inserire persone, di cui ignoriamo identità certa e fedina penale, in situazioni socialmente sensibili e delicate. Prima viene la tutela e la sicurezza delle nostre fasce deboli». E ancora: «Se per integrazione intendiamo mettere a rischio i nostri anziani soli nelle città semideserte d’estate, la Lega non ci sta».

«È un atto di razzismo al contrario»

I richiedenti asilo assisteranno gli anziani segnalati dal Comune come ‘ad alto rischio’ per lo stress termico nelle operazioni quotidiane come fare la spesa, spostarsi, ritirare di farmaci. Altri verranno impiegati nelle case di riposo.  La capogruppo della Lega Lorella Fontana ha affermato che «dare una corsia preferenziale a richiedenti asilo, che quindi non hanno ancora ottenuto un riconoscimento di status di rifugiato, è un grave errore, un atto di razzismo al contrario nei confronti dei tanti giovani e meno giovani genovesi disoccupati che potrebbero essere impiegati nell’assistenza dei nostri anziani durante la stagione estiva».

Ma non è la prima volta che i migranti ospitati nelle strutture genovesi lavorano per assistere i cittadini. Molti di loro fino a oggi, grazie a progetti di inclusione tra associazioni e istituzioni pubbliche, sono già stati impegnati in altre attività di volontariato, come nella pulizia dei parchi o nell’assistenza al pubblico in occasione di Euroflora. Secondo la Lega, però, ci sono migliaia di genovesi che «per stato di indigenza o disagio sociale vivono ai margini della comunità e sarebbe importante concedere loro la possibilità di dare un senso al proprio tempo». Il gruppo leghista in Comune chiederà quindi che la delibera venga allargata anche ai disoccupati e a genovesi in particolari situazioni di disagio la specifica riguardante l’inserimento.

(Foto di copertina da archivio Ansa: migranti impegnati in una lezione presso il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Mineo, in provincia di Catania. Credit immagine: ANSA / ORIETTA SCARDINO)

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