Elena Fattori (M5S) al ministro Grillo, critica su autocertificazioni: «Beata te che vaccinerai tuo figlio»

06/07/2018 di Redazione

Non è un mistero che Elena Fattori, senatrice del Movimento 5 Stelle, sia favorevole alle vaccinazioni, manifestando posizioni diverse da una certa ala del partito. Il post che ha scritto questa mattina su Facebook ha ribadito questa sua presa di posizione, criticando velatamente il ministro della Salute Giulia Grillo in merito alla scelta di richiedere soltanto l’autocertificazione dell’avvenuta vaccinazione (o del progetto di sottoporvisi) per l’iscrizione a scuola dei bambini e non i documenti sanitari che attestino proprio l’avvenuta vaccinazione.

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Elena Fattori, il post rivolto a Giulia Grillo

Un post che si colora anche di qualche aspetto molto personale e privato, che Elena Fattori ha deciso di rivelare, facendo molto garbatamente gli auguri a Giulia Grillo per la prossima maternità. Ieri, infatti, il ministro della Salute ha dichiarato pubblicamente di aspettare un bambino: «Faccio i miei più sentiti auguri alla ministra Giulia Grillo che diventerà mamma. Le auguro anche di poter vaccinare suo figlio come ha dichiarato. Perché non sempre questa volontà si può adempiere».

Elena Fattori, la disputa sulle autocertificazioni

A questo punto, la senatrice Fattori ha raccontato l’esperienza di suo figlio Nicolò, che non è stato vaccinato perché, appena nato, è stato ricoverato in terapia intensiva ed è sopravvissuto alla sua prima infanzia grazie al fatto che non ha contratto malattie difficili. «Non è andato al nido – ha scritto Elena Fattori -, non si poteva vaccinare, non sono stata libera di scegliere perché giravano malattie che dovrebbero essere scomparse e lui non ce l’avrebbe fatta». 

Arriva a quest’altezza del post la stilettata sulla decisione, da parte del ministro della Salute, di rendere necessaria per l’iscrizione a scuola dei minori soltanto una autocertificazione, da molti vista come una misura per aggirare la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale, in attesa di una profonda revisione della legge stessa: «Le auguro – ha concluso la Fattori – anche che tutti quelli che firmano l’autocertifIcazione dichiarino il vero così potrà portare il suo bimbo al nido senza patemi d’animo. Con la preghiera di ricordarsi, quando darà i suoi pareri sulla legge che verrà, di tutti i bimbi fragili e di tutte le mamme silenziose che li osservano senza fare clamore come foglie appese a un albero quando tira vento forte».

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