C’è stato un altro avvelenamento in Gran Bretagna con un agente tossico russo

05/07/2018 di Redazione

Potrebbe esserci un’altra spy story che corre sul filo che parte dalla Gran Bretagna e arriva a Mosca. E viceversa. Le autorità britanniche hanno riscontrato un altro caso di avvelenamento sospetto nel territorio del Regno Unito causato da un agente tossico russo, il Novichok. Molto simile, a quanto pare, a quello che ha provocato l’avvelenamento di Sergej Skripal e della figlia Julia, poi sopravvissuti.

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Avvelenamento Gran Bretagna, cosa è successo

Ora, una coppia identificata dai media britannici come Charlie Rowley, 45 anni, e Dawn Sturgess, 44 anni, è ricoverata in condizioni critiche nell’ospedale del distretto di Salisbury – lo stesso ospedale dove sono stati trattati gli Skripal – dopo essersi ammalati sabato, nella vicina città di Amesbury. Ovviamente, il governo russo ha negato – come accadde anche nel caso di Serej e Julia Skripal – qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.

Ma questa presa di distanza non basta a Londra che, attraverso il proprio ministro dell’Interno Sajid Javid, ha chiesto ulteriori chiarimenti: «Lo stato russo – ha affermato – si faccia avanti e spieghi cosa è successo, in modo tale da farci prendere le giuste contromisure. È assolutamente inaccettabile che i nostri cittadini siano obiettivi intenzionali o accidentali, o che le nostre strade, i nostri parchi o le nostre città possano essere in qualche modo avvelenate da questi agenti tossici».

Avvelenamento Gran Bretagna, cos’è il Novichok

I medici, infatti, hanno accertato che la causa dell’avvelenamento della coppia quarantenne è da ritrovarsi in un agente tossico che veniva utilizzato molto spesso, negli anni Ottanta, nell’Unione Sovietica. Sull’argomento, si è espressa anche la premier Theresa May: «I miei pensieri sono con la gente del Wiltshire: vedere altre due persone esposte al Novichok nel Regno Unito è ovviamente profondamente inquietante, e la polizia, lo so, non lascerà nulla di intentato in questa inchiesta».

Fa eco Mosca, con una dichiarazione per niente distensiva: «Per tutto ciò che hanno fatto, il governo di Theresa May e i suoi rappresentanti dovranno chiedere scusa sia alla Russia sia alla comunità internazionale». A parlare è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova che ha anche fatto notare come la Gran Bretagna «dovrebbe smetterla con gli intrighi e con i giochi con le sostanze chimiche tossiche e non dovrebbe ostacolare un’indagine congiunta su cosa è avvenuto a dei cittadini russi in territorio britannico».

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